Matteo Salvini ricorda talvolta quel personaggio di un film di Carlo Verdone: si dà arie da duro, poi sotto sotto, con quel faccione, arrivati al dunque... Talaltra si comporta come gli attaccabrighe che cercano la rissa, ma solo con lo scudo di cose o persone che gli eviti il contatto fisico. Il suo grido di battaglia è “non mollo di un millimetro”, che abbiamo imparato a conoscere quanto sia invece il segnale di ritirata strategica. di Antonio Marulo
+Europa nacque come escamotage per eludere le pur discutibili regole capestro sulla raccolta delle firme necessarie alle presentazione delle liste elettorali. A distanza di circa un anno siamo al partito politico con tutti i crismi, dopo il suggello congressuale e l'elezione del primo segretario Benedetto Della Vedova, secondo previsioni che la vigilia un po' tormentata avevano reso tuttavia più incerte, a causa dall'anomala corsa al tesseramento.
Che sia da sempre un "genio" della televisione è nella vulgata del potere. Ma Carlo Freccero, oggi fresco direttore di Rai-due, dopo essere stato tante cose, tra cui di recente membro del Consiglio di amministrazione di viale Mazzini in quota 5Stelle, non vuole smentire le sue qualità.
Un'altra giornata della “vergogna”, meglio, del “vergognatevi”, con relativa richiesta di pubbliche scuse. Si è perso il conto, ormai. Malgrado da più parti si consiglia al Pd di cambiare schema, perché non funziona, perché – dice chi s'intende di comunicazione politica - non è così che si fa un'opposizione efficace. di Antonio Marulo
E no: per una volta che hanno mantenuto le promesse non si può criticarli comunque. L'espulsioni dal Movimento 5 Stelle di Gregorio De Falco e altri tre parlamentari sono infatti in linea con ciò che ci si poteva e doveva attendere, sulla base delle regole messe pure nero su bianco e fatte firmare ai propri eletti... di Antonio Marulo
Il “ministero della propaganda” del governo del cambiamento ha un bel daffare in queste ore per far fronte al gran male che si dice sulla manovra economica. Il giorno dopo la pace condizionata con Bruxelles, si sono rifatti vivi i dioscuri per smentire con le parole la realtà dei fatti. di Antonio Marulo
La procedura d'infrazione contro l'Italia per debito eccessivo si blocca. Per ora. L'accordo c'è stato, ma "non è perfetto". Sostanzialmente l'Unione Europea non si fida. E non fa male, vista la reputazione da trecartari di tutto rispetto, guadagnata sul campo dal "governo del cambiamento". di Antonio Marulo
Tra le cose più irritanti per un dipendente c'è quella di vedere il proprio datore di lavoro spassarsela al sole tropicale, mentre si avanzano crediti. Ma forse c'è pure di peggio, recuperabile sul web...
Aspettando i numeri veri del Def, siamo fin qui rimasti ai proclami da balcone: reddito di cittadinanza a 6,5 e abolizione della povertà, grazie alla prossima manovra di bilancio. Come è ormai noto, l'importante obiettivo dovrebbe essere raggiunto con i 10 miliardi di euro faticosamente recuperati facendo più debito.
Nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Giuseppe Conte ha ribadito un pensiero già espresso qualche giorno fa al quotidiano La Verità, quando ha rivendicato con orgoglio “di essere leader (sic!) di un governo populista”: nel senso che ne dà sulla base dell'articolo 1 della Carta, messo in relazione ai concetti di sovranismo e populismo.
Dagli applausi agli insulti il passo è breve, soprattutto se i primi sono stati strappati con destrezza senza meritarlo davvero, ma cavalcando l'onda anomala che ancora li strascina.