Da quando è iniziata l’aggressione di Hamas il 7 ottobre dell’anno scorso, da diverse parti si sente richiedere la cessazione delle ostilità nella regione (che oggi 19 gennaio 2025 ha una ancora fragile tregua ndr). Chi auspica la tregua usa, spesso a sproposito, i termini di “pace” o di “shalom” in maniera intercambiabile intendendoli come sinonimi. Senonché, contrariamente a quanto si pensa, i significati dei due termini non coincidono, e di conseguenza le concezioni che ne derivano sono diverse… di Andrea Yaakov Lattes*
Michael e Amalia sono due fratellini rispettivamente di 9 e 7 anni che sono riusciti a salvarsi nascondendosi dentro un armadio “proprio come al tempo dei nazisti”. La loro sorellina Abigail di 4 anni, invece, ha vissuto tra le grinfie dei terroristi di Hamas per quasi 2 mesi. I loro genitori sono stati barbaramente uccisi sotto i loro occhi. A far conoscere in Italia la loro terribile esperienza è stata la zia dei bimbi, Ella Mor, intervenuta a Roma, Milano e Napoli per dare voce a tutte le vittime del tentato genocidio del 7 ottobre 2023… di Elena Lattes
L’apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia invita ad una riflessione particolarmente profonda, estesa ben oltre le appartenenze religiose. Un atto simbolico di grande intensità emotiva che non può lasciare indifferenti anche quanti hanno sempre ritenuto di marginalizzare il problema delle carceri e delle condizioni dei detenuti… di Fabio Viglione
Non aveva tutti i torti Margaret Thatcher nel dire che “le persone di sinistra non si sentono a loro agio con la libertà”. Solo che la Lady di ferro non viveva in Italia, dove a destra, allora come oggi, non si è da meno. Se si tratta di limitare e di mettere sotto tutela l’esercizio privato dell’attività economica, maggioranza e opposizione - destra e sinistra - da noi trovano infatti un punto d’incontro. Lo dimostrano una volta di più le nuove norme che disciplinano gli affitti brevi e il trasporto NCC, che sembrano fatte apposta per ostacolare due settori in forte ascesa… di Antonio Marulo
Ascoltato in Commissione Giustizia sulla proposta, avanzata da Italia Viva e Lega, di istituire per il 17 giugno una “Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari”, il presidente dell’ANM – Giuseppe Santalucia – ha espresso la sua contrarietà. Secondo il magistrato, vi sarebbe “il pericolo di indurre sfiducia pubblica nel sistema giudiziario e dare un messaggio in controtendenza rispetto alle numerose giornate in memoria della legalità”. Al momento del voto, sull’iniziativa si sono opposti i 5Stelle mentre il PD si è astenuto, avvitandosi in una contorta serie di motivazioni per giustificare la sua scelta. Dapprima si è rammaricato che la Giornata non indicasse il nome di Tortora (arrestato appunto venerdì 17 giugno 1983), per poi avanzare una serie di obiezioni e distinguo circa il fatto che il caso Tortora fu poi sanato in Appello per cui non si configurerebbe come un vero “errore giudiziario”. Sofismi, che hanno suscitato la comprensibile reazione della figlia del presentatore tv – Gaia Tortora – che in un tweet ha scritto: “Il PD si è astenuto. E vi prego di leggere la “motivazione” sul caso Tortora. Fate pietà, davvero. E aggiungo che la sottoscritta ha chiesto appositamente che fosse una data simbolo sì, ma senza il nome”… di Luigi O. Rintallo
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