28/03/25 ore 15:16:44

DIRITTI E LIBERTA'

Il processo a Jimmy Lai: quando il colore della pelle è importante in tribunale. Un caso diventato simbolo delle libertà perdute di Hong Kong per la repressione cinese

L'editore pro-democrazia imprigionato Jimmy Lai è un uomo d'affari e politico di Hong Kong. "Il fondatore del giornale Apple Daily ora fuori è accusato di collusione con forze straniere e sedizione ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale di Pechino. Respinge le accuse, che i gruppi di libertà di stampa hanno denunciato come politicamente motivate.... Sebastien Lai, il figlio di Jimmy Lai, ha costantemente espresso preoccupazione per la salute di suo padre. L'anziano Lai è detenuto in isolamento dalla fine del 2020. "La sua salute è peggiorata molto, come ci si può aspettare quando si mette un uomo di 77 anni in isolamento per quattro anni. Ma il suo spirito è forte. La sua mente è forte', ha detto il figlio di Jimmy Lai, Sebastien Lai..."… (da Memri)

Santa Sede e processo Becciu. Colpo al diritto e alla credibilità mondiale? Conversazione Sisci/Rippa

Della vicenda giudiziaria, sul processo al cardinale Becciu, eclatante per l’assoluta unicità e per la rilevanza attribuitale sui media internazionali, si può dire che rappresenta in pieno il concentrato degli effetti deleteri provocati dal combinato disposto di un’azione penale esercitata al di fuori dell’alveo del diritto, sull’onda travolgente di uno spregiudicato utilizzo mediatico della gogna volta a calpestare le persone in spregio alla verità. Quella che segue è l’audiovideo della conversazione tra Giuseppe Rippa e Francesco Sisci, che pur partendo da premesse interpretative del caso, concordano che sia un pasticciaccio brutto e il processo iniquo…

 

Santa Sede e  processo Becciu. Colpo al diritto e alla credibilità mondiale? Conversazione Sisci/Rippa (Agenzia Radicale Video)

In Russia, se hai ‘opinioni contrarie’, diventi un agente straniero. Un nemico del popolo

La parola "agente straniera" si è consolidata saldamente nella nostra lingua dalla metà del 2010. I veterani ricorderanno come i media per molto tempo non hanno saputo come illustrare le notizie su questo concetto una volta nuovo. L'immagine principale era un'iscrizione storta dipinta a spruzzo nell'ufficio dell'organizzazione russa per i diritti umani di un "agente straniero" con un cuore e l'aggiunta degli Stati Uniti. Naturalmente, non hanno trovato nessun teppista in quei tempi erbivori, e non li hanno davvero cercati… di Elvira Vikhareva* (da Memri)

Shalom e Pace: due concezioni diverse

Da quando è iniziata l’aggressione di Hamas il 7 ottobre dell’anno scorso, da diverse parti si sente richiedere la cessazione delle ostilità nella regione (che oggi 19 gennaio 2025 ha una ancora fragile tregua ndr). Chi auspica la tregua usa, spesso a sproposito, i termini di “pace” o di “shalom” in maniera intercambiabile intendendoli come sinonimi. Senonché, contrariamente a quanto si pensa, i significati dei due termini non coincidono,  e di conseguenza le concezioni che ne derivano sono diverse… di Andrea Yaakov Lattes*

Ella Mor: per non dimenticare il pogrom di Hamas del 7 ottobre 2023

Michael e Amalia sono due fratellini rispettivamente di 9 e 7 anni che sono riusciti a salvarsi nascondendosi dentro un armadio “proprio come al tempo dei nazisti”. La loro sorellina Abigail di 4 anni, invece, ha vissuto tra le grinfie dei terroristi di Hamas per quasi 2 mesi. I loro genitori sono stati barbaramente uccisi sotto i loro occhi. A far conoscere in Italia la loro terribile esperienza è stata la zia dei bimbi, Ella Mor, intervenuta a Roma, Milano e Napoli per dare voce a tutte le vittime del tentato genocidio del 7 ottobre 2023… di Elena Lattes