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16/11/24 ore

Il saluto estivo di Giuseppe Conte, come se fosse Antani



Nell'ultimo giorno di incontri al vertice prima della pausa si conferma una certa confusione nel governo. Ai due vicepremier preme dare l'idea che si stanno rispettando gli impegni elettorali. Nella migliore delle ipotesi nella prossima manovra ci sarà un assaggio, nulla di effettivo. Più che altro bisognerà imbastire una fornace con un po' di fumo su reddito di cittadinanza, flat tax e legge Fornero. Ma già solo per questo non è facile far quadrare i conti.

 

A giudicare da quanto emerso dagli ultimi resoconti giornalisti dei ben informati, Tria e Giorgetti non escluderebbero fra le altro l'aumento dell'Iva e l'abolizione dei famigerati 80 euro di Renzi, pur di recuperare parte dell'ossigeno necessario ad accontentare le richieste dei leader.

 

Il ministro dell'Economia avrà l'arduo compito di tenere le briglia dei due cavalli pazzi della maggioranza, che non perdono intanto occasione per smentire quanto trapela dall'ala tecnica del governo del “cambiamento”.

 

Dal canto suo il Presidente del Consiglio – incontri di rappresentanza in giro per il mondo a parte – si è rifatto vivo quale garante della sintesi tra due visioni opposte su tanti fronti caldi. Nel corso del suo quasi informale saluto estivo alla stampa, annunciando una manovra “rigorosa” e nel contempo “coraggiosa”, non ha detto nulla per cui valesse la pena ascoltarlo. Si è trattato – sotto la direzione di Rocco Casalino - di un puro esercizio di stile da fare invidia al conte Mascetti di “Amici miei”: proprio come se fosse Antani. (A.M.)


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