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16/11/24 ore

Flat tax, Tria conferma: sarà piatta come il pianeta Terra



Ricapitolando. Inizialmente fu Flat tax. Quella vera però. In italiano “tassa piatta”, di cui Matteo Salvini magnificava gli effetti, una volta introdotta qui e ora, se gli “italiani” gli avessero dato fiducia. Si era in campagna elettorale, quando se ne dicono tante, più che altro a vanvera, tanto non c'è la prova contraria. Un po' come per l'espulsione immediata di 600mila “clandestini, per intenderci.

 

Poi si arrivò al “contratto”, quello “per il governo del cambiamento”, grazie al quale, nero su bianco, Flat tax diventò un ossimoro (uno dei tanti): due aliquote del 20 e 15 per cento, più agevolazioni ed esenzioni e qualche altro mezzuccio per garantire la progressività dell'imposta.

 

Su queste basi ci siamo fatti la calda estate a suon di propaganda: con il “capitano” che annunciava in ogni occasione propizia, tra una festa di paese e una diretta facebook, l'imminente rivoluzione fiscale, noncurante delle parole giudiziose di chi – il ministro dell'Economia - gli faceva notare con garbo l'impraticabilità dell'idea, se non altro nel breve periodo.

 

Arrivati a settembre, quindi al dunque, Giovanni Tria è tornato sul proposito, mentre si prepara la legge di bilancio, chiarendo meglio cosa bolle in pentola e quali sono i suoi auspici per evitare di far saltare i conti.

 

Come riporta il “Sole 24 Ore” - il ministro parla di «allargamento della platea dei vantaggi, di aliquote e di semplificazione. Sui redditi minimi probabilmente si alzerà la soglia di un po’ e si discute fino a quanto. Un primo accorpamento delle aliquote e una riduzione per i redditi familiari - ha osservato - mi trova molto favorevole», cioè «ridurre il numero delle aliquote Irpef e alcune abbassare. Ma bisogna vedere la compatibilità con i vincoli di bilancio e farlo molto gradualmente».

 

Tutto come previsto, insomma. Diversamente dalle velleitarie promesse, per quest'anno la Flat tax sarà piatta come il pianeta Terra... (A.M.)

 

 


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