É vero, un refuso può capitare a tutti e senza nessuna intenzione malevola. Resta però un fatto che descrive una predisposizione. L’ente pubblico televisivo, la Rai, (seguito a ruota dalle reti Tv private) ha decretato il suo ostracismo ai referendum sulla giustizia, in linea con il suo modello di comunicazione che si propone da sempre quello di formare e di non informare sulle diverse opinioni. Sulla scadenza del 12 giugno è necessario che i cittadini non sappiano nulla, anzi, che sappiano in modo confuso, senza dibattiti, con gelida e scheletrica rappresentazione. Il regime (quello formatosi con la partitocrazia e oggi grumo di corporazioni di potere senza neanche più il sia pur oppressivo sistema dei partiti che erano tutt’altro che l’associazionismo politico descritto dalla Costituzione)... di Giuseppe Rippa
“… Parlamento, magistratura, professioni, tutto il sistema istituzionale italiano attraversa un momento di grande difficoltà… bisognerebbe riadeguare gli strumenti tradizionali in questo cambiamento d’epoca … Costruiti per un paese lento, questi soggetti, queste istituzioni non riescono ad entrare in questa nuova dimensione. … Siamo un paese gerarchicizzato, con corpi intermedi che tenevano insieme il tutto…” - così Luciano Violante, ex magistrato e già prediate della Camera dei Deputati introduce la sua conversazione con il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, Giuseppe Rippa...
- La difficoltà della magistratura: non sapere chi è. Conversazione con Luciano Violante (Agenzia Radicale Video)
A poco più di due settimane dal voto dei cinque referendum radicali sulla giustizia, giornali e tv continuano nell’attenta opera di occultamento tant’è che la maggioranza dei cittadini nemmeno sa che il 12 giugno è previsto il voto referendario. Nella logica dissimulatoria che contraddistingue autorità pubbliche e soggetti istituzionali, abituati a “fingere” l’applicazione delle norme, si dà mostra di adempiere agli obblighi di legge: infatti, il servizio pubblico radiotelevisivo ha cominciato a trasmettere le tribune sugli argomenti oggetto dei referendum. Ma basta seguirne qualcuna per comprendere come servano piuttosto da un lato a complicarne la comprensione e, dall’altro, a scoraggiare la partecipazione… di Luigi O. Rintallo
Giovanni Falcone è stato molto critico sulle degenerazioni del sistema giudiziario e sulla deriva corporativa della magistratura. Proprio per questo fu isolato dai colleghi. Ecco alcuni dei suoi interventi, che riguardano proprio i temi dei referendum ...
A poco più di tre settimane dal voto referendario, martedì 17 maggio si è svolta la direzione del Partito Democratico. Dalla relazione del segretario Enrico Letta, approvata all’unanimità, trapela la conferma di una posizione all’insegna di una pervicace volontà conservatrice dello status quo accompagnata dalla debolezza delle motivazioni usate per sostenerla. di Luigi.O.Rintallo
“Un profondo processo deve interessare il versante della giustizia … l’ordinamento giudiziario e i sistema di governo devono corrispondere alle pressati esigenze di efficienza e di credibilità, come richiesto a buon titolo dai cittadini…”. Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio al Parlamento nel giorno del giuramento per il rinnovo dell’incarico al Quirinale. Eppure nonostante queste raccomandazioni le “… indispensabili riforme annunciate” che dovevano giungere con immediatezza al compimento non hanno preso forma…
- Giustizia: i referendum unica strada per avviare una vera riforma. Conversazione con G. Rossodivita (Agenzia Radicale Video)
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é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
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è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |