“Per il vincitore la grande sfida politica è tutta diversa dal voto. Per riuscire a governare la leader di Fratelli d’Italia dovrà tenere conto non solo degli equilibri interni con gli alleati, ma anche con le opposizioni e con i convitati di pietra esterni, ossia i mercati internazionali…”. Francesco Sisci, sinologo e per un ventennio professore presso l’Istituto Studi Europei all’Università del popolo della Cina, conversa con Giuseppe Rippa sul voto politico italiano del 25 settembre 2022…
- Dopo il voto del 25 settembre. Conversazione tra Francesco Sisci e Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
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Commento al voto
di lunedì 26 settembre 2022 dalle ore 15,45
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di domenica 25 settembre 2022 dalle ore 23,00
Queste elezioni per il rinnovo del Parlamento sono contrassegnate da una campagna informativa quanto mai simile a quella della primavera scorsa per i referendum sulla giustizia: come allora giornali e tv hanno fatto di tutto per occultare la valenza politica della consultazione, impedendo di evidenziare la centralità della questione giustizia per dirottare il confronto sui tecnicismi giuridici, altrettanto avviene in questa estate dove si evocano paure o si dà spazio a sterili polemiche senza che nessuno dei nodi veri dei problemi presenti sia oggetto di un reale confronto.
- Al voto dopo una disastrosa campagna elettorale. Conversazione Rippa/Rintallo (Agenzia Radicale Video)
Alle scorse elezioni politiche del 2018, dei primi dieci partiti – ad eccezione del Movimento 5 Stelle con l’allora leader Luigi Di Maio, giunto allora ad oltre 10 milioni di suffragi – nessuno ha ottenuto più di 6 milioni e mezzo di voti: il PD, secondo in classifica, si fermò a 6.134.727. Perché ci riferiamo a questo numero? Perché corrisponde agli elettori (7 milioni) pronunciatisi con 5 SI nei referendum sulla giustizia del 12 giugno 2022. A voler leggere il voto referendario favorevole in termini politici, si ravvisa in esso una componente di tutto rispetto che corrisponderebbe a un quinto dei votanti… di Luigi O. Rintallo
La tecnica comunicativa è collaudata e rivela come le nomenklature politiche considerino i cittadini elettori alla stregua di consumatori, ai quali rivolgersi nel modo dei “persuasori occulti” che creano bisogni indotti o, peggio, dando centralità all’effimero promuovono una distrazione di massa per cui nemmeno ci si accorge del vuoto in cui si vive… di Luigi O. Rintallo
Dopo il mancato voto di fiducia al “Decreto aiuti” da parte del Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio Mario Draghi si è presentato in Parlamento e, sebbene il governo disponesse ugualmente di un’ampia maggioranza senza i parlamentari contiani, ha deciso di rimettere il mandato nelle mani del Capo dello Stato che ha poi firmato il decreto di scioglimento delle Camere anticipando il voto politico al prossimo 25 settembre…
- 25 settembre: un voto che non prefigura nessuna novità. Conversazione Rippa/Rintallo (Agenzia Radicale Video)
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