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25/12/24 ore

Radiografia di una crisi: l’ombra lunga di un disfacimento di regime. Conversazione Rippa/Rintallo



Nella classica, scontata e insopportabile ricostruzione che l’informazione (ovviamente in primo luogo la TV che resta l’unico veicolo delle notizie se si pensa alla marginalità della carta stampata e al ruolo indotto del web), fa delle dimissioni del presidente de Consiglio Mario Draghi, queste vengono interpretate nei tradizionali canoni di approfondimento che svolgono la funzione di depuratori di conoscenza e che funzionano nella direzione di non far comprendere assolutamente nulla di quello che accade.

 

In effetti lo scenario è indubbiamente complesso e le vicende del Covid, della invasione russa in Ucraina, la crisi energetica, descrivono i contorni di una crisi economica che slitta verso una crisi sociale dai risvolti drammatici e rischiosi.

 

Nella carrellata televisiva dei cosiddetti approfondimenti (o depistanti meglio…) ai soliti noti che vediamo si aggiungono di volta in volta solo una o due figura di scena a secondo del tema (per esempio i virologi o i geopolitici), ma la compagnia di giro degli analisti resta sempre la stessa, sia che si parli di virus, di guerra o di cavoletti di Bruxelles…

 

La crisi affonda le sue radici nell’ombra lunga di un regime partitocratico, nato nel dopoguerra sotto l’ombrello del bipolarismo coatto che fissava l’ordine mondiale e faceva dell’Italia un paese di frontiera foraggiato dal debito pubblico che serviva a mantenere la pax sociale.

 

Con la caduta del muro di Berlino, con lo schianto dei partiti e la dequalificazione della classe dirigente, è diventato l’esecutore testamentario di un disfacimento a cui il gioco scellerato della democrazia fittizia non basta più… 

 

Di questo discute Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo in Agenza Radicale Video.

 


 

- Radiografia di una crisi: l’ombra lunga di un disfacimento di regime. Conversazione Rippa/Rintallo

(Agenzia Radicale Video)

 

 


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