A cura di Achille Bonito Oliva vi sono, sparsi in tutta Italia, una quarantina di alberi della cuccagna, opera di altrettanti artisti. A Napoli, tra quelli per la Fondazione Morra, c'è ne è uno a Castel Sant'Elmo, creato da Maurizio Elettrico. di Adriana Dragoni
Doppia personale alla galleria Interno 109, dove due artisti, provenienti per studi dalla stessa Accademia di Bologna, si contendono gli spazi a suon di quadri ma senza nessuna competizione in quanto diversi per età e indole artistica.Tutti e due, però, sono accumunati da uno stesso tema, descrivere spazi interni i cui oggetti a seconda delle collocazioni danno una moltitudine di composizioni differenti. di Giovanni Lauricella
Il racconto più antico, quello che si tramandavano a voce generazioni e generazioni vissute alcuni secoli fa, era quello che spiegava la vita e l’origine del mondo. Quando l’uomo non aveva le conoscenze scientifiche di adesso, inventava simbolici personaggi e storie che davano l’idea del perché si era al mondo. di Giovanni Lauricella
- Lungo le sponde del Mediterraneo, la mostra diffusa di Pietro Simonelli (Audiovideo Agenzia Radicale Video)
- Conversazione con lo scultore Pietro Simonelli (Agenzia Radicale Video)
Nato a Parigi da un noto critico d’arte polacco e da una pittrice russa animatrice di importanti salotti culturali, Balthasar Klossowski de Rola, in arte Balthus (1908-2001), concepisce le sue composizioni attraverso un pensiero figurativo e una chiarezza logica ereditati dalla cultura artistica italiana del Realismo magico e della Metafisica, oltre che dalla Nuova Oggettività tedesca. di Giovanni Lauricella
C'è un edificio tutto bianco, affondato tra le case del centro storico di Napoli, ha una terrazza tutt'intorno da dove la città si vede grande e infinita. L'edificio è una ex centrale elettrica che Peppe Morra ha trasformato in un museo, il museo Hermann Nietsche, che non ha niente di museale, di statico. Il vulcanico Morra lo trasforma ogni volta. di Adriana Dragoni
Siamo alle soglie del giubileo e iniziano le manifestazioni culturali per attrarre il movimento turistico che farà di Roma una meta di interesse mondiale. di Giovanni Luricella
Due mostre di disegni totalmente differenti, ma che indirettamente mettono in discussione il mondo della cultura, pertanto da analizzare insieme. Iniziamo però con una domanda. Vi ricordate di Charlie Hebdo? Crediamo che vi ricordate molto bene del drammatico attacco terroristico alla redazione del settimanale satirico francese più noto, per la grande mobilitazione che c’è stata a Parigi per onorare i disegnatori uccisi e per la difesa della libertà di satira e per tutto quello che è avvenuto nel minoritario mondo democratico collocato prevalentemente in un occidente sempre più stritolato da potenze dittatoriali. di Giovanni Lauricella
Esistono dei luoghi particolari, come dei mondi a parte. Si accede a uno di questi, a Napoli, da una strada posta a metà collina. La strada era chiamata Maria Teresa ma poi la chiamarono Vittorio Emanuele Secondo, dal nome del re di Piemonte, che scelse di chiamarsi Secondo anche quando diventò primo re d'Italia. E sulla scelta gli storici hanno chiosato abbastanza. di Adriana Dragoni
Le foto di Dino Ignani sono indubbiamente una documentazione utile per un approfondimento sui poeti italiani di questi ultimi anni, un’accurata ricerca che sapientemente l'artista ha saputo elaborare nel tempo con conoscenze che esulano dallo stretto campo tecnico della fotografia. Un’attività che segue precisi criteri culturali non alla portata di tutti, in un campo molto difficile e irto di spine. di Giovanni Lauricella
Undici opere, tra sculture, installazioni e lavori a parete illustrano "Degrees of Freedom", personale di Emmanuele De Ruvo, curata da Guglielmo Gigliotti, che è la seconda personale presso la Galleria Montoro12 Contemporary Art di Roma. Si direbbe che questo artista abbia una immaginaria soffitta concettuale da dove prende oggetti intesi come brani di vita per scrutarne i segreti meccanismi e per analizzarne il divenire, rivelare il destino insito nella materia, come se fosse un invito rivolto allo spettatore ad andare oltre quello che si vede per vedere testimonianze di vita remote o proiezioni di eventi futuri. di Giovanni Lauricella
Per “Teatri di guerra” espone Pasquale De Antonis (Teramo 1908-Roma 2001, ritratti di militari tedeschi, americani e inglesi realizzati tra il 1943 e il '44 nel suo studio a Piazza di Spagna, a Roma, dove stampava le fotografie che arrivavano clandestinamente dal fronte della resistenza. di Giovanni Lauricella
Da alcuni anni a questa parte si svolge nella capitale della Danimarca il Copenaghen Art Festival, una rassegna annuale che coinvolge artisti prevalentemente danesi, rappresentativi di tutte le arti. Infatti si spazia dall’arte visuale alla musica, dal cinema alla moda. La cosa interessante è che l’evento è dislocato in varie sedi, investendo tutta la città e molti di tali eventi sono anche gratuiti, dimodoché, anche se non sei ben informato, passeggiando per la città, ti trovi sorprendentemente nel bel mezzo di una manifestazione, ad esempio un concerto a cui festosamente partecipano centinaia di persone. di Giovanni Lauricella
Adesso che gallerie e musei si trovano in pausa estiva (non sia mai che fossero più aperti invece, proprio a beneficio di chi è ferie) è forse il momento giusto per fare alcune valutazioni generali sulle attività della stagione passata, analizzandole con meno coinvolgimento emotivo, il che spesso riesce difficile quando si fanno le recensioni per singole mostre. di Giovanni Lauricella
Quest’anno da noi ricorre l’anniversario della prima guerra mondiale, che in più parti è stato celebrato, ma non debitamente e meritatamente, nella città di Roma, almeno per quello che si è visto. Anche se generalizzando molto, non sfugge a questo giudizio nemmeno Teatri di Guerra, la mostra che si sta svolgendo alla inARS Gallery – Libreria Arion Montecitorio (fino al 3 ottobre 2015). di Giovanni Lauricella
Il racconto di un pomeriggio d’estate può contenere anche qualche stimolo di curiosità. Il tutto nasce visitando l’istallazione nei Magazzini Generali del porto di Napoli di Gian Maria Tosatti, un giovane performer. Promotori due galleristi di vaglia, Lia Rumma e Giuseppe Morra. di Adriana Dragoni
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