Ha giurato, Abdel-Fattah al Sisi, “di sostenere il sistema repubblicano, di rispettare la costituzione e la legge, di salvaguardare gli interessi del popolo, l’indipendenza, l’unità del paese e l’integrità territoriale”, come nuovo presidente d’Egitto. di Francesca Pisano
Nella regione montuosa del Caucaso, fra l’Occidente e l’Oriente, bagnata dal Mar Nero e dal Mar Caspio, si incrociano e si sovrappongono gli interessi internazionali di potenze mondiali, quali la Russia, l’Europa, la Turchia e l’Iran. di Francesca Pisano
L’Inghilterra non ha la moneta europea, e questo rende molto diversa la situazione. C’è un malcontento per le regole che sono imposte da Bruxelles. Il problema è che l’unificazione della Germania ha cambiato tutti gli equilibri d’Europa, e nessuno ha ancora digerito le implicazioni di questa unificazione. intervista a James Bone
Oggi assistiamo a uno squilibrio nelle relazioni fra gli organi dell’Ue, dopo che il Trattato di Lisbona ha istituzionalizzato in via definitiva il Consiglio Europeo fornendogli il potere di esercitare una funzione non normale di iniziativa legislativa e, soprattutto, di prendere le decisioni che in passato costituivano prerogativa del Consiglio dei ministri degli esteri. intervista a Gianni Bonvicini
E’ sempre più denso il caos che pervade tutt’oggi la Libia, una condizione che tormenta il Paese sin dalla Dichiarazione di Liberazione dell’ottobre 2011, emanata dopo la caduta del Rais. Persistono i conflitti fra il partito conservatore dell’Alleanza delle forze nazionali - che è al governo con il primo ministro Ali Zeidan - e le diverse spinte rivoluzionarie esistenti. di Francesca Pisano
“In tanti sostengono di sapere qual'è la soluzione e il più delle volte si sente dire che l'unica, e a portata di mano, è due Stati per due popoli”. Questa la riflessione da cui è partito l' intervento di Marco Paganoni, docente universitario, direttore del portale Israele.net e, negli anni Novanta del bollettino NES Notizie e Stampa, invitato dall'Associazione Romana Amici d'Israele in occasione dell'iniziativa promossa dalla Federazione Nazionale di celebrare il sessantaseiesimo anniversario dell'indipendenza dello Stato mediorientale con una serie di conferenze dedicate all'informazione e all'attualità organizzate nelle varie sedi locali. di Elena Lattes
“L’educazione occidentale è peccato”. Nel significato letterale del suo nome, l’organizzazione fondamentalista islamica, Boko Haram, esprime almeno in parte gli obiettivi che mira a realizzare nello Stato della Nigeria, senza esclusione di colpi. Il rapimento di più di 240 giovani, dal collegio di Chibok, avvenuto a metà aprile, si rivela l’atto più folle ed emblematico che i terroristi si siano spinti a compiere, oltre l’islamismo, la violenza, il loro stesso nome. di Francesca Pisano
La stampa tedesca dà rumorosamente la notizia, che arriva anche al Corriere della Sera, della festa dei Settanta anni dell’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder a San Pietroburgo. Sulle scale del palazzo Jusupov, (quello dove avvenne l’omicidio di Rasputin) sono state scattate le foto del caloroso abbraccio tra il “festeggiato” e un suo ospite, oggi non amatissimo dalla stampa (forse anche dall’opinione pubblica) tedesca: Vladimir Putin. di Roberto Granese
A Ginevra la scorsa settimana Stati Uniti, Russia, Unione Europea e Ucraina avevano raggiunto un accordo, anche se molto modesto, inteso ad allentare la tensione dei giorni precedenti: cessazione delle violenze, sgombero degli edifici pubblici occupati dalle cosiddette milizie federaliste delle regioni orientali, che debbono deporre le armi (con la promessa di un’amnistia) e rimozione delle tende dei nazionalisti ucraini da piazza Maidan a Kiev. di Silvio Pergameno
“Se si vuole prendere voti oggi, gli Stati uniti d’Europa sono impresentabili”. Le parole di Franco Frattini - intervenuto con Massimo D’Alema ed Emma Bonino alla presentazione del Rapporto sulla politica estera italiana, curato dall’Istituto affari internazionali – fotografano lo stato dell’arte a poco più di un mese dalle elezioni europee. di Antonio Marulo
Siamo ancora qui, in Siria. Proprio ieri nel villaggio di Kfar Zeita, situato nella provincia di Hama, al centro del Paese, c’è stato un nuovo attacco chimico. Le accuse si susseguono, vicendevoli e univoche, come sempre, fra il governo siriano e la Coalizione nazionale siriana (Cns) – sostenuta dall’Occidente - sulla responsabilità per questo ennesimo atto di guerra, compiuto ai danni della popolazione. di Francesca Pisano
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |