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21/05/24 ore

ESTERI

Sud Sudan, speranze di pace appese alla tregua

Minaccia a un barlume di pace. E’ questa l’eco che già si propaga in Sud Sudan a tre giorni dalla firma del cessate il fuoco, finalmente conseguito almeno sulla carta, dopo settimane di trattative portate avanti ad Addis Abeba. L’accordo è stato raggiunto il 23 gennaio tra i rappresentanti del presidente Salva Kiir e i delegati dell’ex vicepresidente Riek Machar, attualmente leader dei ribelli. di Francesca Pisano

Esplode l’Egitto. Cinquanta morti in un giorno

Quasi cinquanta morti in un giorno, questo il bilancio di sangue che l’Egitto paga in un giorno a tre anni dall’inizio di quel cammino che prospettava un nuovo e libero stato democratico dopo la sconfitta dal basso della dittatura.

Ucraina, infuria la battaglia per l'Europa

“Gli sforzi per risolvere la crisi ucraina in modo pacifico, senza ricorrere al confronto e alla forza, sono vani”: è il ministero degli Interni di Kiev a dichiararlo, dopo una notte di battaglia nelle strade della capitale.

Egitto, l'anniversario di sangue di una rivoluzione mai compiuta

Un anniversario macchiato di sangue, quello che si appresta a vivere l'Egitto. A tre anni esatti dalla “rivoluzione del 25 gennaio” che costrinse l'ex presidente Hosnu Mubarak a dare le dimissioni, il Cairo è stato colpito da 3 violenti attentati che, secondo un primo bilancio fornito dalla tv di Stato, hanno causato 5 morti e 91 feriti.

Ucraina, scontri per l'Europa senza l'Europa

Il 21 novembre del 2013 l'Ucraina dice no agli accordi di associazione proposti dall'Unione europea e tende la mano alla vicina Russia, ai suoi 15 miliadi di prestiti e a un sostanzioso sconto sul gas. Due mesi dopo il Paese è ancora lacerato e gli scontri tra manifestanti pro-Ue e forze di polizia imperversano per le strade di Kiev.

Hollande e le donne, per i francesi sono fatti suoi

Si sarebbe dovuto parlare del nuovo 'patto di responsabilità', ma molto probabilmente a surriscaldare la tradizionale conferenza stampa semestrale prevista nella grande sala delle feste dell'Eliseo, domani, saranno le responsabilità 'altre' che Francois Hollande dovrà assumersi nel chiarire l'infuocata vicenda che lo vede protagonista dell' ultimo sexygate in salsa francese. di Florence Ursino

Iniziativa Italia-Africa, diritti umani-sviluppo economico binomio vincente

“Le questioni dei diritti umani e civili vanno di pari passo con la crescita della governance e dell’economia” così come “il dialogo politico può aprire a dialoghi economici e di altro tipo, ma le due gambe devono essere abbinate” e l’uno non può esistere senza l’altro. di Francesca Pisano

Marò/India, l’eredità velenosa di Giulio Terzi di Sant’Agata

Se, nonostante la crisi economica, politica e sociale, le performance  dei suoi governanti e il suo posto sempre più periferico nella geopolitica mondiale, questo paese riesce a tenere in un modo o nell’altro, con i suoi duemila miliardi di dollari di PIL nominale, il posto di nona potenza economica mondiale, è altrettanto vero che le sue performance diplomatiche hanno, in un passato più e meno recente, lasciato indubbiamente a desiderare come è vero che il sistema informativo è, come al solito, distorto, parziale, disutile e forza la realtà per utilizzare défaillances vere o presunte come armi di disinformazione di massa e strumenti beceri di lotta che è difficilmente definibile come politica. di Roberto Granese

Ariel Sharon è morto

Ariel Sharon è morto. L'annuncio della morte dell'amato e odiato ex premier israeliano, che era in coma dal 4 gennaio 2006 a causa di un ictus, è stato dato dalla radio dell'esercito citando la sua famiglia.

Pena di morte ai Marò, un tira e molla che non finisce

Non si ferma il flusso di indiscrezioni e smentite proveniente dall’India sulla sorte dei due marò italiani. Nelle ultime ore a circolare è, ancora una volta, la notizia su un possibile utilizzo da parte della polizia indiana di una legge per la repressione della pirateria che prevede la pena di morte. di Ermes Antonucci

Italia-Africa, Emma Bonino prende l'Iniziativa

“Riaccendere i riflettori sull’Africa non per farne un tutt’uno, ma con la capacità di vederne le differenze, coglierne le fragilità e, soprattutto, non negarne le luci che pure ci sono e alle quali dobbiamo prestare attenzione, sulle quali occorre investire”, questo è il messaggio lanciato dal Ministro degli esteri Emma Bonino, per spiegare cosa si intende con l’Iniziativa Italia–Africa che la Farnesina perseguirà sin dai primi giorni del 2014. di Francesca Pisano