Un’area calda a cui la Russia non ha mai voluto davvero rinunciare, questo è il significato del Caucaso meridionale, autonomo rispetto alla parte settentrionale che invece è ancora parte della Federazione russa, eppure sempre sotto minaccia, per i disordini interni che lo caratterizzano ancora oggi, e per l’importanza strategica che mantiene, dovuta alle sue risorse energetiche. di Francesca Pisano
E così Barack Obama, a malincuore e con tanti caveat, si è risolto per l’opzione, più difficile e contrastata, di un intervento militare per debellare lo stato islamico, soprattutto affidando l’operazione all’arma aerea, coadiuvata da esperti e senza intervento di truppe di terra. di Silvio Pergameno
Donald Tusk, appena eletto presidente del Consiglio europeo, intervenendo a Danzica in occasione del settantacinquesimo anniversario dell’invasione della Polonia da parte dei nazisti, ha detto che esiste il rischio di una guerra e il campo di battaglia potrebbe non essere limitato alla sola Ucraina; anche Angela Merkel, parlando al Bundestag, ha affermato che non siamo di fronte a un conflitto interno all’Ucraina, ma a uno scontro tra la Russia e l’Europa. di Silvio Pergameno
“Dalle vostre case ve ne siete scappati ma non vi preoccupate siete i benvenuti qui nel paese dei balocchi” – diceva il testo di una canzone di Edoardo Bennato del 1992, a proposito delle esili speranze di quanti percorrono le traversate per mare. E ancora oggi l’Italia, rispetto all’emergenza migranti, è a sé rispetto all’Europa: è suo avamposto, come si sente sempre più spesso dire, ed è come se si affacciasse sul Mediterraneo “per conto” degli Stati dell’UE. di Francesca Pisano
Prima bruciante sconfitta in campo europeo, dunque, per il premier italiano Renzi, che fino all'ultimo aveva provato a far valere, invano, sul tavolo delle trattative, l'exploit ottenuto nelle elezioni dello scorso maggio, quando il Pd si affermò come prima forza nel gruppo dei Socialisti europei. di Ermes Antonucci
Settimana decisiva per la designazione dei nuovi responsabili dell'Unione europea. Mentre domani il Parlamento Europeo deciderà se confermare o meno la nomina di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione, mercoledì prossimo in Consiglio europeo i capi di stato e di governo saranno chiamati a definire la composizione degli incarichi apicali, tra cui quello di Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza, per il quale il premier Matteo Renzi ha da tempo lanciato la candidatura del ministro degli Esteri italiana Federica Mogherini. di Ermes Antonucci
Nello scontro sullo spionaggio senza precedenti tra Germania ed Usa trovano spazio anche ragioni di politica economica e quindi di strategie per combattere la crisi. di Ermes Antonucci
Lo Scontro tra Germania e Stati Uniti è guerra economico-finanziaria? Video-editoriale di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
L’abbattimento del Muro di Berlino ha segnato un passaggio epocale con l’apparente fine del bipolarismo e delle sfere di influenza scaturite da Yalta e l’apparente sorgere di un mondo multipolare con il venire alla ribalta di nuovi attori emergenti. Oggi però di nuovo tutto sembra venire messo in discussione a cominciare dalla crisi Ucraina che ripropone lo spettro di una riedizione della "cortina di ferro" di due blocchi in Europa sia pure geoeconomici e non più geomilitari e strategici. di Giorgio Prinzi
“…Occorre impedire che demagogia e pretesti prevalgano, anche se le obiezioni poste all’ingresso turco sono non solo legittime ma reali. Il punto politico è proprio questo: la somma delle obiezioni pertinenti non sfiora nemmeno lontanamente la somma delle ragioni, delle opportunità e delle esigenze strategiche che l’adesione della Turchia nella UE contiene...”. Così scriveva, fra l’altro, il direttore Giuseppe Rippa, introducendo il tema in Primo piano del numero 86 di Quaderni Radicali dal titolo “Turchia: Europa oltre l’Europa”. di Antonio Marulo
Prima sconfitta per la compagine euroscettica guidata da Marine Le Pen, principale vincitrice delle elezioni europee dello scorso maggio. La leader del Fronte Nazionale francese, infatti, non è riuscita a trovare il numero minimo di alleati con cui costituire un gruppo ufficiale in Parlamento Europeo. di Ermes Antonucci
“Una catastrofe di massa che avviene sotto gli occhi dei leader internazionali. (...) Abbiamo un senso di impotenza di fronte alla violenza estrema che colpisce civili, pazienti e operatori umanitari”. Così Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere, ha parlato della situazione drammatica in Repubblica Centrafricana (CAR), prendendo parte nei giorni scorsi all’audizione presso la Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato. di Francesca Pisano
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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