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21/05/24 ore

ESTERI

Mondo globale e crisi globali. Il contenzioso tra Cina e Taiwan

L’abbattimento del Muro di Berlino ha segnato un passaggio epocale con l’apparente fine del bipolarismo e delle sfere di influenza scaturite da Yalta e l’apparente sorgere di un mondo multipolare con il venire alla ribalta di nuovi attori emergenti. Oggi però di nuovo tutto sembra venire messo in discussione a cominciare dalla crisi Ucraina che ripropone lo spettro di una riedizione della "cortina di ferro" di due blocchi in Europa sia pure geoeconomici e non più geomilitari e strategici. di Giorgio Prinzi

Turchia in Europa, per riprendere quel filo mai rotto

“…Occorre impedire che demagogia e pretesti prevalgano, anche se le obiezioni poste all’ingresso turco sono non solo legittime ma reali. Il punto politico è proprio questo: la somma delle obiezioni pertinenti non sfiora nemmeno lontanamente la somma delle ragioni, delle opportunità e delle esigenze strategiche che l’adesione della Turchia nella UE contiene...”. Così scriveva, fra l’altro, il direttore Giuseppe Rippa, introducendo il tema in Primo piano del numero 86 di Quaderni Radicali dal titolo “Turchia: Europa oltre l’Europa”. di Antonio Marulo

Parlamento Europeo, l'onda euroscettica si scompone

Prima sconfitta per la compagine euroscettica guidata da Marine Le Pen, principale vincitrice delle elezioni europee dello scorso maggio. La leader del Fronte Nazionale francese, infatti, non è riuscita a trovare il numero minimo di alleati con cui costituire un gruppo ufficiale in Parlamento Europeo. di Ermes Antonucci

Repubblica Centrafricana, il mondo guarda inerte

“Una catastrofe di massa che avviene sotto gli occhi dei leader internazionali. (...) Abbiamo un senso di impotenza di fronte alla violenza estrema che colpisce civili, pazienti e operatori umanitari”. Così Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere, ha parlato della situazione drammatica in Repubblica Centrafricana (CAR), prendendo parte nei giorni scorsi all’audizione presso la Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato. di Francesca Pisano

Egitto, di rais in rais: è il turno di Abdel-Fattah al Sisi

Ha giurato, Abdel-Fattah al Sisi, “di sostenere il sistema repubblicano, di rispettare la costituzione e la legge, di salvaguardare gli interessi del popolo, l’indipendenza, l’unità del paese e l’integrità territoriale”, come nuovo presidente d’Egitto. di Francesca Pisano

Caucaso, quel confine strategico per l'Europa

Nella regione montuosa del Caucaso, fra l’Occidente e l’Oriente, bagnata dal Mar Nero e dal Mar Caspio, si incrociano e si sovrappongono gli interessi internazionali di potenze mondiali, quali la Russia, l’Europa, la Turchia e l’Iran. di Francesca Pisano 

L'Europa e l'euroscetticismo della Gran Bretagna

L’Inghilterra non ha la moneta europea, e questo rende molto diversa la situazione. C’è un malcontento per le regole che sono imposte da Bruxelles. Il problema è che l’unificazione della Germania ha cambiato tutti gli equilibri d’Europa, e nessuno ha ancora digerito le implicazioni di questa unificazione. intervista a James Bone 

UE, lo squilibrio fra poteri

Oggi assistiamo a uno squilibrio nelle relazioni fra gli organi dell’Ue, dopo che il Trattato di Lisbona ha istituzionalizzato in via definitiva il Consiglio Europeo fornendogli il potere di esercitare una funzione non normale di iniziativa legislativa e, soprattutto, di prendere le decisioni che in passato costituivano prerogativa del Consiglio dei ministri degli esteri. intervista a Gianni Bonvicini 

La Libia non trova pace dopo Gheddafi

E’ sempre più denso il caos che pervade tutt’oggi la Libia, una condizione che tormenta il Paese sin dalla Dichiarazione di Liberazione dell’ottobre 2011, emanata dopo la caduta del Rais. Persistono i conflitti fra il partito conservatore dell’Alleanza delle forze nazionali - che è al governo con il primo ministro Ali Zeidan - e le diverse spinte rivoluzionarie esistenti. di Francesca Pisano

Vedere per capire: riflessioni su prospettive di pace in Medioriente. Conferenza di Marco Paganoni

In tanti sostengono di sapere qual'è la soluzione e il più delle volte si sente dire che l'unica, e a portata di mano, è due Stati per due popoli”. Questa la riflessione da cui è partito l' intervento di Marco Paganoni, docente universitario, direttore del portale Israele.net e, negli anni Novanta del bollettino NES Notizie e Stampa, invitato dall'Associazione Romana Amici d'Israele in occasione dell'iniziativa promossa dalla Federazione Nazionale di celebrare il sessantaseiesimo anniversario dell'indipendenza dello Stato mediorientale con una serie di conferenze dedicate all'informazione e all'attualità organizzate nelle varie sedi locali. di Elena Lattes

Nigeria, terrore in nome di Allah

“L’educazione occidentale è peccato”. Nel significato letterale del suo nome, l’organizzazione fondamentalista islamica, Boko Haram, esprime almeno in parte gli obiettivi che mira a realizzare nello Stato della Nigeria, senza esclusione di colpi. Il rapimento di più di 240 giovani, dal collegio di Chibok, avvenuto a metà aprile, si rivela l’atto più folle ed emblematico che i terroristi si siano spinti a compiere, oltre l’islamismo, la violenza, il loro stesso nome. di Francesca Pisano