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26/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

La Coalizione vintage di Landini e quella pseudo-modernizzante di Renzi

Della nuova Coalizione sociale di Maurizio Landini, leader della Fiom-Cgil, il premier Renzi ha detto che al voto sarebbe "destinata alla sconfitta". Profezia tutto sommato facile quella del segretario PD, il quale tuttavia non dice come le ragioni che la sosterrebbero sono in fondo le stesse che motivano l’incaglio dell’azione politica del suo governo. di Luigi O. Rintallo

In Italia non c’è una destra

Nel nostro Paese siamo abituati a considerare ”destra” i movimenti politici che si richiamano, più o meno direttamente, al fascismo. La cultura prevalente, cioè quella comunista, (ma anche quella cattolica, che si è adeguata di buon grado) ci ha abituato così a una nozione di “destra” che non può essere condivisa, anche se per quanti l'hanno accettata essa è stata molto proficua, per la sua grande portata strumentale. di Silvio Pergameno

UE, I punti deboli dell’architettura europea…

I due ministri ell’Economia di Francia e Germania, Emmanuel Macron (Parti Socialiste) e Sigmar Gabriel (Sozialistische Partei Deutschland), hanno congiuntamente redatto un lungo intervento sull’integrazione europea, pubblicato lo scorso giovedì su la Repubblica, Le Monde, Die Welt, The Guardian ecc.; hanno fatto le cose in grande, ma proprio dalle cose che scrivono si capisce perché il processo di integrazione europea stenta tanto ad andare avanti. di Silvio Pergameno

Il caso Bindi

C’è da dire che più che di un caso “De Luca” ci si trovi oggi di fronte a un “caso Bindi”, non potendosi ritenersi un evento fortuito il fatto che proprio il comportamento dell’onorevole presidente della Commissione parlamentare antimafia sia oggi in discussione per la faccenda degli impresentabili, persone, cioè, sulle quali esistono dubbi in merito all’opportunità della loro presenza in una competizione elettorale. di Silvio Pergameno

Impresentabili, il “cretinismo politico” della Commissione Bindi

Quando il Coordinamento anti-mafia lanciò la sua fatwa contro il garantismo dello scrittore Leonardo Sciascia, definendolo un “quaquaraquà”, egli replicò che quell’atto era una forma di “cretinismo politico”. E questo non tanto perché non aveva senso bollare con una qualifica infamante chi da sempre si era battuto contro Cosa Nostra, facendo del suo impegno civile la cifra distintiva della sua opera; ma perché in quel modo si contribuiva solo a intorbidare le acque favorendo in concreto il gioco della mafia. di Luigi O. Rintallo

Se l'astensionismo è l'unica risposta politica possibile ...

Nella interpretazione di alcuni analisti politici e cosiddetti politologi l'astensionismo, in una democrazia matura, è fisiologico. In tutt'uno diminuendo la passione politica la gente va meno a votare. Per l'Italia, venuta meno la tensione per la conquista della libertà dopo la dittatura fascista e attenuatosi la pressione ideologica e assistenziale dei partiti, l'astensione è cresciuta in maniera impressionante. di Giuseppe Rippa