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22/11/24 ore

RIMANDI

Se Berlusconi è più a sinistra del PD

Lo ammetto, quando ho letto che l’anziano pregiudicato miliardario, già leader del PDL, aveva firmato i 12 referendum proposti dai radicali, non solo quelli sulla giustizia (magistrati fuori ruolo, responsabilità civile dei magistrati, separazione delle carriera, ergastolo e custodia cautelare) ma anche quelli sulla depenalizzazione dei reati legati al possesso e al consumo di droghe leggere, sull’abrogazione del reato di clandestinità, la famigerata Bossi-Fini, e sulla libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille, mi stavo alzando in piedi ad applaudire. No, non sono impazzito. di Francesco Nicodemo (L’Espresso Blog)

Soluzione Pannella, Berlusconi sia referendario più che “anti Letta"

La “soluzione Pannella”, così come l’ha presentata il leader radicale a questo giornale la scorsa settimana, funzionerebbe grosso modo così: Silvio Berlusconi sceglie di non “impiccarsi” al voto del 9 settembre sulla decadenza da senatore, accetta le conseguenze della sua condanna giudiziaria (e magari ne fa tesoro elettorale), diventa “leader referendario”, sgrava quindi il governo di coalizione dal confronto su temi spinosi e ne blinda allo stesso tempo la durata fino al voto sui quesiti dei Radicali (primavera 2014), rilanciando se stesso come outsider che sfida partiti e magistratura. di Valerio Lo Prete (da Il Foglio)

Pannella ha in mente un “futuro luminoso” per il Cav. Ecco quale

Una “prospettiva luminosa” per Silvio Berlusconi esisterebbe pure, ma rimane soltanto una manciata di giorni per coglierla. Il leader del Pdl, con una sentenza di condanna per evasione fiscale appena confermata dalla Cassazione e con il voto sulla decadenza da senatore letteralmente all’ordine del giorno (o quasi) in Parlamento, potrebbe trovare buoni motivi per non rabbuiarsi e perfino per puntellare il governo di larghe intese. A patto di prestare ascolto a Marco Pannelladi Marco Valerio Lo Prete  (da Il Foglio)

Il Fallimento della perfezione tra mistica, economia e filosofia

Fallimento e perfezione. Ovvero il ritratto della vita. Parole grandi e fatali. Parole che appartengono al vocabolario quotidiano della crescita dell’individuo per decifrare l’itinerario esistenziale in cui siamo chiamati ad impegnarci. Tracce di un cammino che si vorrebbe perfetto e compiuto, e che può invece fallire e mancare al compimento, come ricorda la celebre e preziosa frase di Samuel Beckett: “Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio”. di Amelia Realino

Il femminicidio e la regola dell’emergenza

“Puttana Eva”. Probabilmente, semplificando all’estremo, il problema sta tutto lì. In fondo, è tutta colpa sua. Troppo intelligente, troppo curiosa, troppo irresistibile, troppo peccatrice: Adamo non ha avuto scampo. Povero, ingenuo Adamo. E la vendetta, da quel momento, è diventata infinita. Un lungo banchetto di piatti freddi. Quella vendetta, oggi, di biblico pare avere anche il nome, oltre che l’origine: femminicidio. di Florence Ursino

I nuovi scenari esecutivi della pena. Dialogo sul sistema carcerario

Il sistema carcerario ha fallito nella sua missione. Da  strumento di riabilitazione e reinserimento  è diventato luogo di specializzazione per croimini  e di reclutamento per la  mala vita. Insomma, è fallita l’idea  dell’utilizzo del carcere, come  luogo ideale e irrinunciabile dell’esecuzione della pena.

 

"La pena visibile" servizio Rai Tg Regione Basilicata (Agenzia Radicale Video)