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25/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Francesco: papa nuovo, domande di sempre

Tra le tante cose che stampa e media ogni giorno offrono, una sembra sia stata assai trascurata ed è l’indirizzo rivolto a Bergoglio dal Presidente Obama, nel quale spiccano alcuni passaggi che meritano attenzione; certo negli Stati Uniti i cattolici sono circa sessanta milioni e il loro voto ha un peso di rilievo, ma questo può spiegare soltanto la particolare deferenza usata nei confronti del nuovo papa o il ricorso ad alcune frasi d’uso (“difensore dei poveri e dei più vulnerabili”, “messaggio di amore e compassione”). di Silvio Pergameno

La regola del gattopardismo

L’Italia vive così una lenta agonia, mentre ci si attarda ancora con l’istituzione di commissioni rappresentative del nulla e si lascia in carica un governo abusivo, privo della fiducia espressa dalle nuove Camere. di Luigi O. Rintallo

Fine della "prima-seconda" Repubblica

Proprio della prima, perché di seconda Repubblica in questi anni si è parlato abbondantemente, senza, peraltro, alcun fondamento e solo perché i facitori di opinione e tanti politici hanno voluto dare l’impressione che qualcosa stesse cambiando sin nelle fondamenta dello stato, laddove, invece, ha preso corpo soltanto una transizione… di Silvio Pergameno

M5S, con le peggiori impressioni

L’incapacità di andare oltre le semplicistiche, demagogiche, inconsistenti sparate elettorali fa sì che gli eletti del Movimento proseguano inevitabilmente sulla medesima strada. di Ermes Antonucci

Un Renzi nel centrodestra? C’è bisogno anche di una sinistra liberale

Nell’articolo di Panebianco uscito sul «Corriere» del 25 marzo, si lamenta l’assenza di un “Renzi” nel centro-destra. Quasi tutte condivisibili le considerazioni dell’editorialista: è vero che il Pdl prima o poi dovrà imparare a camminare con le proprie gambe e non più con quelle di Berlusconi; come pure è vero che occorre un leader capace di parlare un linguaggio fresco e meno oppresso dalle zavorre dei procedimenti giudiziari. di Luigi O. Rintallo

Tutta l'inadeguatezza del Pd

Il clima che quasi si palpa in queste ore di attesa per il conferimento dell’incarico da parte del Capo dello Stato è a suo modo eloquente. Sia ben chiaro: l’incertezza, i passaggi tattici, l’imprevedibile sono costitutivi del “gioco democratico” e, anzi, ne rappresentano un ingrediente vitale ed essenziale. Proviamo a compiere un piccolo esercizio, però, guardandoci dentro e attorno. di Danilo Di Matteo