Può un leader politico utilizzare l’organo d’informazione del proprio movimento, che ha anche co-fondato, per pubblicizzare e vendere continuamente i prodotti commerciali della sua azienda? Per il Movimento 5 Stelle pare proprio di sì.
Questo è, infatti, ciò che accade sul blog di Grillo con le produzioni editoriali della Casaleggio Associati, in barba ai tanto sbandierati principi contro i conflitti di interesse. Andiamo con ordine.
Il blog di Grillo, come spiega il famoso “Non-Statuto” del movimento, rappresenta “l’origine e l’epicentro” del M5S. E’ nel blog, infatti, che si discutono le campagne politiche da portare avanti, le proposte da avanzare, i punti del programma, l’organizzazione delle manifestazioni: insomma, tutto ciò che ruota attorno alle attività del Movimento 5 Stelle.
L’indirizzo web www.beppegrillo.it rappresenta “la ‘Sede’ del Movimento 5 Stelle”, e “lo strumento ufficiale per la divulgazione delle informazioni” del gruppo parlamentare. Il blog di Grillo è anche l’organo al quale è riconosciuto il fondamentale potere di concedere la certificazione alle liste elettorali che intendono presentarsi alle elezioni per conto del movimento. Ed è sempre il blog che, d’altro canto, ha la possibilità di revocare la certificazione di un singolo candidato o di un’intera lista qualora fossero violati i requisiti richiesti (una questione in passato oggetto di gravi arbitrarietà). In poche parole, senza il sito il movimento neanche esisterebbe.
Ciò che non sarà sfuggito ai lettori più assidui del blog è che, spesso e volentieri, i post pubblicati da Grillo contengono vere e proprie recensioni di libri che opportunamente, dopo la conclusione, si suggerisce di acquistare. Libri quasi sempre editi dalla Casaleggio Associati, la società di Gianroberto Casaleggio, punto di riferimento per l’ex comico genovese tanto da essere co-fondatore del movimento, co-autore del Non-Statuto e, appunto, gestore del blog.
Il 17 dicembre scorso, per esempio, sul blog appare un intervento della scrittrice Samanta Di Persio che, senza molti fronzoli, pubblicizza il suo ultimo libro “Imprenditori suicidi”, edito dalla Casaleggio Associati e acquistabile su Amazon.
Passa una settimana e tocca ad Alessandro Di Battista – poi divenuto uno dei più carismatici parlamentari a 5 stelle – pubblicizzare il proprio libro, “Sicari a cinque euro”, anche questo edito dalla Casaleggio Associati.
Il 28 gennaio è la volta del professor Paolo Becchi, additato come “ideologo” del movimento. Ai suoi “Scritti corsari”, editi neanche a dirlo dalla Casaleggio Associati, viene dedicato il solito video-intervento sul blog di Grillo.
L’attività di merchandising prosegue il 4 febbraio con “I venti anni peggiori della nostra vita” di Beppe Lopez, lanciato ovviamente dalla Casaleggio Associati. Poi una settimana dopo Grillo e Casaleggio decidono di farselo da soli, il libro, e lanciano “Il Grillo canta sempre al tramonto”, con la partecipazione di Dario Fo (e i diritti, questa volta, devoluti in beneficenza).
Si arriva a maggio con “Il sacco di Siena”, di Mauro Aurigi, e “L’assassino alle spalle”, un libro di Luca Steffenoni sullo stalking (argomento quasi mai trattato negli otto anni di esistenza del blog), entrambi chiaramente editi dalla Casaleggio Associati.
Ad attirare l’attenzione dei lettori più distratti ci pensano anche le enormi pubblicità poste ai lati del sito, che ora consigliano l’acquisto del libro di Becchi, ora quello di Di Battista. Casaleggio, in poche parole, approfitta del successo del Movimento e di conseguenza del blog di Grillo (traffico alle…stelle dopo il trionfo alle elezioni) per rimpinguare le casse della sua azienda. Un bel quadretto, sul quale sarebbe interessante conoscere l’opinione dei grillini più ortodossi.
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