Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

07/05/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Mario Monti riformatore apparente

Contrariamente a quanto sostiene Pierluigi Bersani, l’ex premier Monti non va criticato perché “guarda dall’alto” il Paese e peccherebbe quindi di astrazione o velleitarismo. Tutt’altro che astratto, il professore ha dimostrato piuttosto di essere parte integrante della società delle conseguenze (più volte richiamata da Quaderni Radicali e Agenzia Radicale) nella quale si dibatte da svariati decenni l’Italia, condannata a un’oggettiva irriformabilità. di Luigi O. Rintallo

Mario Monti non piace più: i siluri del Financial Times

Di certo anche in funzione “anti-Merkel”, l’affondo dell’editoriale di Wolfgang Munchau sul Financial Times intitolato 'Perché Monti non è l’uomo giusto per guidare l’Italia'. Tesi di fondo: l’esecutivo tecnico da lui presieduto “ha promesso riforme e ha finito per aumentare le tasse”, contribuendo ulteriormente a deprimere il Paese e le sue dinamiche economiche e sociali. di Danilo Di Matteo

Libertà religiosa, obiezione di coscienza e diritti altrui

L’Agenzia di ieri ha dato notizia di tre sentenze della Corte della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che marcano una linea precisa in materia della tutela dei diritti fondamentali. Non si può proibire di indossare simboli religiosi in luoghi pubblici (nella fattispecie un aeroporto) perché il divieto rappresenta una violazione del principio di libertà religiosa, fondamentalissimo per la democrazia. di Silvio Pergameno

Mario Monti portatore "sano" di antipolitica

Monti ha dichiarato a SkyTg24: “Il movimento di Grillo è una grande moderna espressione di dissenso e rabbia. Ha movimentato le rabbie. Quello che abbiamo in comune io e Grillo è una presa di distanza dalla politica tradizionale. Però lui è l’antipolitica, io no.  di Ermes Antonucci

L'arietta nuova del Pd

Il movimentismo della campagna elettorale, già caratteristico della consultazione, ha subito un’accelerazione per effetto dei pentimenti di Stefano Fassina, l’economista capo del PD: i patti con l’Europa non saranno toccati, il pareggio del bilancio resterà nell’opera del governo, la condivisione degli obbiettivi di Mario Monti sarà piena, come già assicurato dal segretario Bersani. E sappiamo che non saranno pure promesse (o minacce?) elettorali: perché il PD, infatti, è da sempre un partito serio e disciplinato; e già Matteo Renzi, del resto, lo ha confermato in questi giorni. di Silvio Pergameno

L'Italia a un bivio

La confusione nella quale gli schieramenti politici affrontano la consultazione del prossimo 24 febbraio è tale da non consentire previsioni, anche perché esiste una notevole condizione di movimento nell’opinione pubblica; l’unica considerazione che, ad avviso di chi scrive, appare sensata è il fatto che nelle prossime elezioni si gioca una partita di grande rilievo; e proprio a partire dal livello istituzionale. di Silvio Pergameno