Il film di Francesca Archibugi, "Il nome del Figlio" s’inserisce con successo nella tradizione della buona "commedia all’italiana", capace di far riflettere su vizi e virtù della nostra società con uno stile satirico davvero efficace. di Giovanna D’Arbitrio
E’ Gyorgy Palfi a chiudere in bellezza la 26.ma edizione del Trieste Film Festival 2015, con il suo surreal-grottesco-spiritual-metafisico SZABADESES (Caduta libera), proiettato a ridosso della cerimonia di consegna dei premi. 6 diverse storie che si intrecciano nel vano scala del medesimo condominio, in una Budapest post moderna, capitale europea del tutto simile alle consorelle occidentali. di Vincenzo Basile
- Trieste Film Festival 2015, When East Meets West (Europe) di V. B.
"The Imitation Game" del regista norvegese Morten Tyldum narra la vita di Alan Turing, brillante matematico ed esperto crittografo considerato ora come uno dei padri della moderna informatica, mentre ai suoi tempi fu perseguitato dalla rigida e conformista società britannica. di Giovanna D’Arbitrio
Giunta alla sua ventiseiesima edizione, la rassegna, diretta da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli avrà tra gli ospiti Krzysztof ZANUSSI, che terrà una masterclass e presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film OBCE CIAŁO (Corpo erstraneo), un dramma psicologico che è anche uno sguardo sulla Polonia contemporanea. di Vincenzo Basile
"American Sniper" di Clint Eastwood divide pubblico e critica, stimolando accese discussioni. Tratto dall’autobiografia di Chris Kyle (Bradley Cooper), un US Navy SEAL, il film racconta la sua missione come cecchino in Iraq dove ha il compito di proteggere i soldati americani. Con la sua infallibile mira ne salva molti facendo fuori 160 nemici, o forse più, e pertanto viene soprannominato "leggenda". di Giovanna D’Arbitrio
In "Magic in the Moonlight" Woody Allen ritorna al tema della magia che in questo film, come in altri, diventa solo un pretesto per dissertare sul conflitto fra razionale e irrazionale, ateismo e fede, reale e trascendente: insomma il pericolo di subire il fascino dell’ irrazionale è sempre in agguato, secondo il quasi ottantenne Woody che ci appare sempre più angosciato da dubbi, malgrado la sua incrollabile fede nella scienza. di Giovanna D’Arbitrio