Rimasto una specie di Universo Parallelo (quanto meno nel sentire comune), l’Est Europa prosegue la sua costante rifondazione identitaria, da post-sovietico a tardo globalistico, interrogandosi e considerandoci con indifferente perplessità. La sua cinematografia (e identità), assai meno altra di quello che da Ovest ci si ostina a considerarla, può essere pertanto di grande interesse e stimolo a una riconsiderazione di cosa chiamiamo eurocentrismo. di Vincenzo Basile
Francofonia. Il Louvre sotto occupazione è un'elegia civile e una riflessione sull'arte: nel suo rapporto col potere, e sul potere dell'arte, nonché sull'importanza delle istituzioni che la tutelano («Uno Stato ha bisogno di un museo per esistere»); è allo stesso tempo un film storico e politico. di Giovanni A. Cecconi
“La Corrispondenza”,l’ultimo film di G. Tornatore, racconta la storia di una corrispondenza virtuale tra un attempato professore di astrofisica, Ed Phoerum (Jeremy Irons) e Amy Ryan una tormentata studentessa (Olga Kurylenko)con sensi di colpa per una tragedia familiare che la induce a rischiare spesso la sua vita come spericolata stuntgirl. di Giovanna D’Arbitrio
Con il suo ultimo film, “Il Ponte delle Spie”, Spielberg ritorna alla storia raccontandoci una vicenda realmente accaduta durante la cosiddetta “guerra fredda” tra Usa e Urss. Il racconto inizia a Brooklyn nel 1957, quando il pittore Rudolf Abel (Mark Rylance) viene arrestato come spia sovietica… di Giovanna D’Arbitrio
La giornata più ricca di “Primo Piano sull’autore”, la rassegna cinematografica promossa e condotta da Franco Mariotti che si è svolta dal 23 al 28 novembre , è stata caratterizzata in mattinata dal convegno "Il cinema nel web e nei social network fino alla rivoluzione di Netflix". Oltre che dell’ inarrestabile espansione del web come veicolo di promozione, distribuzione e più in generale di mercato, si è discusso dell’avvento di Netflix, la nuova piattaforma on line appena affacciatasi in Italia per sondarne la ricettività commerciale e valutarne i futuri, eventuali sviluppi. di Vincenzo Basile
La giuria della 33.ma edizione del Torino Film Festival, presieduta da Valerio Mastandrea e composta da Marco Cazzato, Josephine Decker, Jan Ole-Gerster, Corin Hardy, ha scelto come miglior film Keeper, dell'esordiente belga Guillaume Senez. di Vincenzo Basile
- Torino Film Festival 2015. Duecento pellicole, una notte Horror e Le cose che verranno di V.B.
- Torino Film Festival 33: al Museo del Cinema il Neoralismo; nelle sale di tutto e di più di V.B.