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25/11/24 ore

ARTE E DINTORNI

Vernissage, la fine

Alcuni anni fa recensii una mostra di Dino Ignani intitolata “Vernissage” dove venivano riportati i momenti salienti delle inaugurazioni delle mostre che fino a pochi mesi fa, prima del virus, occupavano il palcoscenico romano. Ricordi solenni che spesso si concludevano con delle festicciole dove il buffet faceva da attrazione principale al punto da togliere alla mostra che lo ospitava buona parte dell’attenzione dovuta. Cosa che l’acuto obiettivo di Dino Ignani ha saputo cogliere con molta sagacia che in particolare trattava il tema del rapporto dello spettatore con l’opera d’arte… di Giovanni Lauricella

Sintesi storica della nascita e dello sviluppo del concetto delle OCEANICHE di Giulio Turcato

L’opera di Turcato è stata spesso caratterizzata dalla sua viva curiosità per scienza e tecnologia e dalle visioni che i suoi numerosi viaggi gli offrivano, ispirando in modo diretto il suo lavoro. La sua produzione artistica è costellata di esempi, che corroborano questa affermazione. di Ettore Caruso (Direttore dell’Archivio Turcato Sintesi)

Abitabilità anti Covid

Una tra le conseguenze culturali della pandemia è l’attenzione alla salubrità degli ambienti chiusi e in particolare della casa che, come a non smentirsi, anche in questo caso, l’abitabilità necessaria è un altro punto dolente su cui non abbiamo alcuna conoscenza delle problematiche infettive da cui salvaguardarsi. Il caso è stato messo all’attenzione di tutti dal noto architetto Massimiliano Fuksas con una lettera inviata al Presidente della Repubblica, redatta insieme a medici, ricercatori e informatici. Una lettera che sollecita l’adeguamento progettuale delle abitazioni rispetto a contagi infettivi. Per quello che si è potuto notare nel panorama politico, gli unici che hanno ingaggiato una lotta in merito sono stati i radicali, che hanno denunciato il rischio di contrarre il Covid 19 in carcere per le disumane condizioni a tutti note. di Giovanni Lauricella

Poeti per la resilienza

Il movimento dei poeti non esiste, ma è una mia invenzione di comodo per parlare delle numerose manifestazioni dedicate alla poesia che si susseguono con una certa frequenza da alcuni decenni. Parlo di situazioni che non sono una novità: se ad esempio consideriamo, il caffè Greco, posto nell’area più ambita del centro storico romano, che dal 1760 è una delle mete storiche internazionali della cultura mondiale, da Charles Baudelaire a Giacomo Leopardi, da John Keats a James Joyce, da Guillaume Apollinaire ad Adam Bernard Mickiewicz e Toro Seduto, ci perderemo nella storia... di Giovanni Lauricella

La gaia scienza e un teatro per la resilienza

Tra i tanti problemi che sta creando il distanziamento sociale dovuto alla pandemia, vi è l’impedimento delle manifestazioni pubbliche, in quanto creano assembramenti che potrebbero favorire la propagazione dell’infezione: forse a pagare di più di tutte è il teatro… di Giovanni Lauricella

La società di massa nell’arte visuale

L’interesse ai cambiamenti che ci saranno, dovuti alla pandemia, rimettono in discussione molte di quelle che fino a ieri erano le certezze che ci facevano vivere sicuri e ci facevano interpretare i fenomeni del mondo, facendoci fare le scelte che consideravamo giuste. Tra tutte le concezioni che considero più di tutte a rischio vi è la società di massa, concetto seppellito ormai da lungo tempo da nuove teorie ma che sinteticamente racchiude tutto il pensiero dei grandi filosofi e sociologi, che spesso nominiamo ogni qual volta cerchiamo di spiegare quello che succede o quello che è successo, come il "Taylorismo", la divisione del lavoro teorizzata da Adam Smith nel Settecento, il suffragio universale (Italia, 1912) e i partiti di massa. di Giovanni Lauricella