Il dramma della pandemia offre spunti di riflessione che gli organizzatori di Sfera tentano di materializzare in alcuni video dove si ascoltano vari brevi interventi da parte di filosofi, intellettuali, scrittori e artisti, italiani e di altre nazionalità, ben accompagnati dalle opere artistiche di Emanuela Fiorelli e Paolo Radi.
Sono sei video composti di trentasette piccoli interventi, presenti in una pagina Facebook dedicata a “Forum Sfera” sulla pandemia, da un’idea di Ruzena Halova, dal 2013 coofondatrice e Presidente della Società Filosofica Europea di Ricerca e Alti Studi (SFERA), e del filosofo Orlando Franceschelli che, oltre all’attività di SFERA, è noto per diverse pubblicazioni filosofiche, tra cui notevoli quelle su Darwin.
Per adesso parleremo dei primi due video, da poco pubblicati in Facebook, Frammenti: Prima Parte e Seconda Parte.
Nel primo video abbiamo Pasquale Panella, poeta e tante altre cose, tra l’altro paroliere dopo Mogol delle canzoni di Lucio Battisti, con la voce in sottofondo di Alberto Abruzzese, a comporre un discorso “fonico” a due voci sulla pandemia, ricco di riflessioni e sensazioni che ci introducono al tema.
Poi abbiamo Orlando Franceschelli, che individua nella storia della nostra specie la risorsa del miglioramento, e in particolare ravvisa questa risorsa nella personalità di chi ha provato a interrogarsi, proiettandosi così in quello che è il ruolo fondamentale della filosofia.
In un altro riquadro Marco Dotti, docente che ha trattato Antonin Artaud, Jean Cocteau, Léon-Paul Fargue, Jean Genet e Pierre Guyotat, con pubblicazioni come Luce nera. Strindberg, Paulhan e etica, che ci illustra gli effetti della sinistra presenza di questo fenomeno pandemico nelle nostre vite, anche citando Habermas.
Subentra qui Pasquale Panella, in fantasioso recitato sul “rapporto” con il virus, poi Guido Brivio,professore di Torino, studioso di estetica e pratiche filosofiche, conosciuto dai più per la “Libertà dell’amore”, che in questo ultimo intervento si esprime sulla contrazione spazio-tempo.
Entrambi i video si concludono con le opere visive di Emanuela Fiorelli e Paolo Radi: la prima si esprime con turbinii di fili piegati a rettangolo che si susseguono a spirale, il secondo con superfici trasparenti rigonfie, tutti motivi che scandiscono le varie fasi narrative dei video.
Seconda parte è il successivo video, introdotto da Carla Stroppa, psicoanalista docente e saggista che ci mette in guardia dalla supponenza che spesso il pensiero filosofico cela in tante sue presunte soluzioni, quando la vita, ci ricorda, è fragile e piena di contraddittorie emozioni travolgenti.
Di seguito, Giovanni Giorgio, saggista, filosofo, professore e ricercatore, che dal suo punto di vista individua nel mainstream liberista l’origine dei mali sociali causati dall’innaturale crescita economica, un pericolo dal quale, a suo avviso, ci dobbiamo guardare.
Lucio Saviani, filosofo dell’ermeneutica e professore, che ci fa riflettere sul tema della relazione bloccata dalla distanza imposta dal lockdown e sul senso del rapporto umano così violato.
Valeria Cantoni, presidente e founder di Artsfor, docente di Arte e Impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si esprime sul paradosso del cambiamento di significato della parola prossimità nella distanza fisica che la pandemia ci fa vivere, e su tutto quello che socialmente ne consegue.
Francesco Salerno, studioso di diritto, citando Simone Weil, che ci ricorda che prima del mio diritto viene il dovere nei confronti dell’altro, il rispetto dell’altro e in particolare di quello più vulnerabile e debole.
In questo susseguirsi di questi piccoli ma stimolanti interventi fluiscono le opere visive di Paolo Radi e di Emanuela Fiorelli, che sembrano offrire una pausa di ascolto, una meditazione in più rispetto a quella suscitata dagli interventi. Come dice Antonello Tolve: “Giocando con una serie di tensioni che generano vertigini ottiche e vivaci cinetismi, Emanuela Fiorelli (Roma, 1970) muove dall’idea del legame e della partecipazione tensioattiva tra fittizio e reale (punto di contatto tra coefficiente angolare e elastica vitalità, secondo la legge di Hooke) per creare ponti costruttivi, forme di aderenza che indicano energia trattenuta (ut tensio, sic vis), forze che modellano e che convertono la resistenza in valore estetico, in una immagine complessa, seducentemente penetrabile, fluida e ideale”.
E ancora: “Compattati in istanti che conservano tutti «i secreti del translucido» (Sannazzaro), i processi temporospaziali proposti da Paolo Radi (Roma, 1966), affidati a una plasticità sicura e liquida della materia, emanano una certa lucentezza, si estroflettono e si aprono al fruitore con abbracci anulari per trasmettere silenzi abissali e rifugi siderali, anche mediante un ricercato e ben visibile preziosismo che attraverso i suoi perfetti valori formali mette sotto scacco il male di vivere”.