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24/02/25 ore

DIRITTI E LIBERTA'

Ciao Marco

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Marco Pannella: Radicali ieri e oggi (Quaderni Radicali 101, maggio 2008)

- Marco Pannella di Silvio Pergameno

Cassazione, quel furto che non costituisce reato

Una volta si rubavano le proverbiali mele, oggi siamo al meno salutare wurstel con formaggio come pasto per il minimo sostentamento. Il cosiddetto "giovane senza fissa dimora”, meno politically correct detto barbone, Roman Ostriakov, c’aveva provato, pagando alla cassa del supermercato solo i grissini, il resto stava in tasca. Le cronache raccontano di clienti spioni che contribuirono all'arresto. Poi il processo e la condanna in primo e secondo grado per un furto dell’ammontare complessivo di 4 euro. A questo punto, non il condannato ma il presidente della Corte d’Appello di Genova, poco soddisfatto, ritenne opportuno ricorrere affinché la pena fosse alleggerita, perché non di furto lieve si sarebbe trattato, ma di tentato furto.

Un posto sacro per ognuno. Finalmente sale di comiato a Napoli

Il Convegno ”L’Arte del Vivere e del Morire” per ricordare Maurizio Mottola, tenutosi a Napoli all’Antisala dei Baroni il 13 Maggio 2013, fu una riflessione sull’aspetto politico-sociale del morire in Italia e a Napoli ed aprì uno spazio di conoscenza sulla morte e sul fenomeno post mortem. Si concluse con la richiesta al Comune di Napoli di allestire ”Un posto sacro per ognuno” cioè un luogo dove si potesse celebrare il rito funebre nel caso non ci si riconoscesse nel funerale cattolico. di Claudia Del Vento

Jasenovac o della Memoria negata

Il 15 aprile 2016, s’è svolta presso la sede dello Jasenovac Memorial Museum in Croazia, una commemorazione delle vittime del terribile campo di concentramento gestito dal regime degli ustaša durante la Seconda Guerra Mondiale, organizzata dalla Coordination of Jewish Communities in maniera autonoma e volutamente separata dalle celebrazioni ufficiali che si terranno il 22 aprile prossimo, come forma di protesta contro il rigurgito di simpatie per il movimento ustaša in atto nel paese balcanico e l’atteggiamento di crescente revisionismo o relativizzazione dei suoi crimini. di Gianni Carbotti

Caso Matei, quel dovere di non gioire

Vietato manifestare pubblicamente felicità e gioia per tutta la vita. Questa è la pena che andrebbe inflitta a chi si macchia di un delitto; altro che il carcere. La tesi ci è stata grosso modo propinata, a  proposito del caso di Doina Matei, dal maestro di vita Massimo Gramellini, nella sua morale mattutina con cui si deliziano i lettori de 'La Stampa'. di Antonio Marulo