Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

20/11/24 ore

Manchester by the Sea, il nuovo film di Kenneth Lonergan. Tragici incidenti e vite spezzate



Presentato in anteprima al Sundance Film Festival e poi ad altri importanti festival internazionali, Manchester by the Sea,l’ultimo film di Kenneth Lonergan, ha già avuto numerosi riconoscimenti ed è candidato a diversi Premi Oscar.

 

La storia incomincia a Boston, dove il depresso portiere tuttofare, Lee Chandler (Casey Affleck), conduce una vita triste e solitaria dalla quale viene scosso per l’improvvisa morte del fratello Joe (Kyle Chandler). Costretto a ritornare nella sua città natale, Manchester-by-the-Sea, scopre di essere nominato tutore del nipote sedicenne, Patrick (Lucas Hedges).

 

I ricordi che già tormentavano Lee, lo assalgono con maggiore violenza in quel luogo in cui si è consumata una tragedia che ha distrutto la sua famiglia e causato il divorzio dalla moglie, Randi (Michelle Williams).

 

Continui flash back sulla vita passata di Lee mostrano allo spettatore personaggi più o meno equilibrati, semplici o complicati, sentimenti positivi e rabbie, momenti gioiosi vissuti sul mare in barca o quelli difficili di una vita quotidiana normale, improvvisamente sconvolta da un tragico incidente.

 

Nonostante le sofferenze del passato, pur rifiutando di diventare tutor di Patrick e rimanere in un luogo che risveglia in lui dolorosi ricordi, il sensibile e umano Lee cerca di trovare soluzioni accettabili per aiutare Patrick ed essergli in qualche modo vicino.

 

Un film dai ritmi lenti in cui il regista (nonché sceneggiatore) mette in rilievo le pene del protagonista, ritmi che all’improvviso si vivacizzano con dialoghi serrati, scatti di rabbia e pugni che trasformano il mite Lee in un violento, oppure con battute ironiche per il prorompere impetuoso della gioventù di Patrick, un fiume impetuoso che tutto travolge con la sua voglia di vivere malgrado le tragedie familiari.

 

Paesaggi bellissimi e statici (fotografia: J. Lee Lipes), una natura che sembra distaccata e indifferente alle pene o alle gioie degli esseri umani, mentre le musiche (di Lesley Barber) invece le sottolineano, ora elevandosi verso il cielo come una straziante preghiera, ora diventando più vivaci quando c’è Patrick in scena, oppure più serene verso la conclusione del film che fa presagire un futuro migliore.

 

Kenneth Lonergan già noto come drammaturgo e sceneggiatore di film di successo, è diventato regista nel 2000 con il filmYou can count on me, seguito da Margaret nel 2011 e da quest’ultimo recente Manchester by the Sea.

 

Ecco un’interessante intervista al regista.

 

Giovanna D’Arbitrio

 

 


Aggiungi commento