Il torpore delle vacanze d’inverno è stato interrotto giorni fa da un annuncio di Vladimir Putin. Il presidente russo l’ha definito «un bellissimo regalo al Paese per l’anno nuovo»: un missile che può trasportare testate nucleari, viaggia a venti volte la velocità del suono, è in grado di eseguire manovre in volo e in un test ha centrato un bersaglio a 6.400 chilometri. di Federico Fubini (da Corriere.it)
Da oltre un decennio non si contano le proteste e le critiche rivolte dall’opinione pubblica italiana al governo degli Stati Uniti per la prigione di Guantanamo. Cioè per la detenzione in quella base americana nell’isola di Cuba di qualche centinaio (attualmente credo solo qualche decina) di persone di varie nazionalità gravemente sospettate di appartenere a formazioni terroristiche islamiche: detenzione tuttavia senza processo, e quindi a tutti gli effetti illegale secondo le buone regole dello Stato di diritto. di Ernesto Galli della Loggia (da corriere.it)
Vialibera, peraltro, che viene confermato dalla scelta della federazione gioco calcio di non accogliere le richieste di sospendere il campionato almeno per un giorno, dopo la serata da cani di Milano, con un morto e vari feriti provocati dagli agguati degli Ultras.Sulla scelta di non sospendere il campionato si possono avere molti pareri diversi. Anche se a me sembra che sia semplicemente una scelta opportunistica. Fondata sulla necessità di far prevalere gli interessi del mercato sull’affermazione di alcuni valori culturali. di Piero Sansonetti (da Il Dubbio)
Quello della menzogna nel rapporto tra politica e opinione pubblica è un problema annoso e di non facile soluzione poiché ha profonde radici nellacultura del potere, del nostro Paese in particolare.Anzi, ne rappresenta un vero e proprio carattere distintivo e deriva dallo spirito feudale tipico della nostra classe dirigente che continua a considerare come sudditi i cittadini, ai quali vanno trasferiti ordini e disposizioni piuttosto che spiegazioni. di Gian Maria Fara* (da Il Dubbio)
La proposta è questa: chi non vuole i migranti in cambio può pagare una specie di sanzione economica e così si mette l’anima in pace. «Sono esseri umani, non tappeti», ha tuonato il primo ministro lussemburghese Xavier Bettel rispetto all’ipotesi ventilata nella cena di lavoro di mercoledì: «Sono disgustato, è una vergogna». di Carlo Fusi (da Il Dubbio)
Nel governo c’è un ministero che funziona bene. L’unico che porta a casa risultati eccellenti e in tempi rapidi. Un dicastero modello che dà linfa quotidiana all’esecutivo. Ecco: il ministero della Propaganda, seppure non ha un vero e proprio titolare, è il fiore all’occhiello del gabinetto grilloleghista, con un obiettivo prioritario: quello di accrescere il più possibile i consensi da raccogliere poi nelle urne. (da L'Espresso)
Mentre si risolve, per il benemerito intervento della Chiesa, dell’Irlanda e dell’Albania, l’aspetto umano della nave “Diciotti”, si complicano l’aspetto giuridico e quello politico. Cerco di riassumerne le ragioni. di Carlo Nordio (da il Messaggero)
«Ci viene poi raccontata, a turno, la favoletta dell'imminente crollo del Ponte Morandi». È quanto scriveva, in un comunicato stampa dell'8 aprile 2013, il Coordinamento dei Comitati No Gronda di Genova, che si opponeva alla realizzazione della Gronda di Ponente. «Rispetto al vuoto informativo che la cittadinanza sta subendo sulla realizzazione della Gronda di Ponente - si legge nella nota - vorremmo invitare i genovesi a diffidare da quanti negli ultimi tempi stanno in ogni modo cercando di vendere loro un elisir chiamato “Gronda”, come la panacea di tutti i guai della nostra città». di Redazione online il Sole 24 ORE
Le navi Ong che vagano nel Mediterraneo sono solo il simbolo di un problema molto più generale. L’Europa sta diventando una meta desiderata dai«poveri» di tutto il mondo. Quindi - di conseguenza - i Paesi europei stanno diventando multietnici, come lo sono sempre stati gli Stati Uniti. Anche là, a dire il vero, il presidente Trump sta chiudendo le porte, nonostante il motto che si legge sulla statua della libertà a New York sia: «Datemi le masse stanche e povere che aspirano a respirare libere». di Alberto Alesina (corriere.it)