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24/02/25 ore

POLITICA

M5S, dal vaffa al “chissenefrega”: i super competenti di Luigi Di Maio

E dopo questa mattinata “entusiasmante”, forza, provate pure a parlare di ignoranza e incompetenza... Un piccolo esercito proveniente dalla società civile ha infatti impreziosito le liste del Movimento 5 Stelle, presentate a Roma al Tempio di Adriano. Si tratta di “eccellenze”, di “super-competenti” - almeno così dicono - che dovrebbero togliere un argomento valido di campagna elettorale agli avversari.

5 Stelle, Slavini, Berlusconi: siamo agli antidoti

Non solo promesse campate in aria in questa campagna elettorale: la sfida si gioca anche fra antidoti o baluardi contro i pericoli per la nostra democrazia e il vivere civile. Ironia della sorte, proprio da chi è considerato la fonte della minaccia pare debba arrivare la nostra salvezza.

5 Stelle, un poker d'assi dalla “società civile”

Tutto qui? Verrebbe da chiedere, dopo aver conosciuto le prime candidature “eccellenti” nelle liste del Movimento 5 Stelle. In attesa delle scelte di Di Maio e Grillo sui collegi uninominali, i fortunati estratti dalla “società civile” per ora – non ce ne vogliano i diretti interessati – non entusiasmano più di tanto. E questo non solo per il loro esiguo numero.

Ripensare gli Italiani all'Estero, il vero Soft Power dell'Italia

Il politologo Americano Joseph S. Nye ha definito il Soft Power come "il potere di seduzione che uno Stato esercita sugli altri". Nel caso dell'Italia, il proprio prestigio culturale la avvantaggia nel suo potenziale di attrazione, ma - da solo - non è sufficiente. Per dare risultati, il soft power deve essere promosso all'estero, affinché altre nazioni subiscano il fascino di un diverso Paese. In un momento in cui l'influenza dell'Italia in politica internazionale è minima, il soft power diventa uno strumento per sviluppare il suo status, una presenza a livello mondiale e una public diplomacy funzionante, oltre a un supporto internazionale. di Anna Mahjar-Barducci

 

- Italiani all’estero, un asset bistrattato che non interessa ai partiti di A.M.B.

Il 19 gennaio 2000 moriva Bettino Craxi

Il 19 gennaio del 2000 moriva ad Hammamet Bettino Craxi, dopo aver passato gli ultimi anni a combattere contro la malattia che l’avrebbe portato alla morte e che, colpevolmente, fu ridicolizzata e sottovalutata. Condannato nei processi milanesi (ma non in quelli celebrati in altre città), a Craxi si negò persino l’estremo tentativo di ricovero in patria in ossequio a un cieco rigore che ha visto prevalere oltre misura l’influenza delle toghe sulle valutazioni espresse da altri soggetti istituzionali. di Luigi Oreste Rintallo

Italiani all’estero, un asset bistrattato che non interessa ai partiti

Il 4 Marzo si andrà alle urne, ma i partiti italiani si dimenticano degli italiani all'estero. L'unica circoscrizione di cui viene tenuto relativamente conto - al momento delle politiche - è quella delle Americhe. Coloro che vivono nella circoscrizione Asia, Africa, Oceania sono invece completamente abbandonati… di Anna Mahjar-Barducci