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25/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Reppucci - Alfano, il prefetto sguaiato e il ministro ipocrita

Su «la Repubblica» Maria Elena Vincenzi scomoda Luigi Einaudi, la "prefettocrazia" di Salvemini e finanche lo scrittore della Finis Austriae Joseph Roth che parlava di burocrazia "ottusa e nera", per bombardare il prefetto di Perugia Antonio Reppucci. E di certo il prefetto ci ha messo del suo per mettersi nella condizione di incarnare l’"arroganza" del potere burocratico, con quella conferenza stampa piena di espressioni colorite e che culminano con la denuncia dell’arretramento delle famiglie e la caduta del ruolo genitoriale. di Luigi O. Rintallo

Gli auto-riciclati del Pd

“Renzi è passato dalla rottamazione al riciclo”. A dirlo, nel settembre 2013, era nientemeno che Matteo Orfini, allora uno dei più fervidi anti-renziani, oggi però anch’egli riciclato e nominato, su proposta proprio di Renzi, presidente del Partito Democratico. di Ermes Antonucci

Democratellum, la preferenza tutta italiana per il voto contro

A proposito di semplificazione di cui tanto si parla come necessità ineludibile, le leggi elettorali su cui ferve il dibattito politico costituiscono prova lampante della sublime arte italica di ingarbugliare le cose, cosicché il cosiddetto Porcellum di Roberto Calderoli è roba da dilettanti. di Antonio Marulo

I mali della giustizia possono attendere

“... L’espressione ‘rimandare a miglior tempo’ non fa davvero al caso, se si rimanda, si rimanda a peggior tempo. Un simile problema non può trovare nel tempo attenuazione: può soltanto aggravarsi. E si aggraverà se non si trova rimedio”. Lo scriveva Leonardo Sciascia in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 7 agosto 1983, riferendosi al programma del Governo appena formato dall’On. Cossiga. di Gianfranco Spadaccia

 

Quaderni Radicali 110, in primo piano c'è l'Europa

Responsabilità civile dei magistrati, quei principi ignorati della cultura liberale e garantista

Vecchia questione che si trascina dai tempi del referendum del 1987 (promosso dal partito radicale), quando una fortissima maggioranza del paese si espresse per l’affermazione di un principio di responsabilità dei giudici per danno ingiusto arrecato al cittadino. di Silvio Pergameno

I Radicali e la legalità: il cattivo esempio di Marco Travaglio

“Non ho mai preso i Radicali come esempio di legalità”. Questa affermazione – a margine di commenti sulla responsabilità civile dei magistrati e sul referendum disatteso voluto dai radicali, si commenta da sola. Ancora di più se si considera che a dar fiato improprio alle corde vocali è stato Marco Travaglio. Sì, proprio lui: quello che ha definito giorni fa la presunzione d'innocenza un "gargarismo". di Antonio Marulo