il segreto di Stato che sempre più avvolge la pratica delle esecuzioni tramite iniezione letale in USA è stato messo in discussione in Missouri da un ricorso giurisdizionale, che afferma il diritto del popolo americano a sapere come la pena capitale viene applicata in suo nome.
Meriam Yehya Ibrahim è un giovane medico del Sudan, ha 27 anni, è incinta di otto mesi. Ed è stata condannata a morte da un tribunale di Khartum per apostasia dopo la denuncia di alcuni parenti. La donna, nata da madre etiope ortodossa e padre musulmano, ha infatti sposato un cristiano del Sud Sudan, Daniel Wani, da cui ha avuto un figlio, ora di quasi due anni, che dallo scorso febbraio si trova in cella con lei.
Quattro mesi fa erano due milioni di dollari, ad aprile sono diventati venti: a tanto ammontano attualmente i proventi della tassazione sulla vendita di marijuana incassati dal Colorado.
Nel 1984 furono 155 i Paesi che decisero di ratificare una Convenzione che la abolisse; tre decenni dopo in 141 di questi la tortura è ancora realtà, così come lo sono quelle “pene o trattamenti crudeli, disumani e degradanti” che un documento non è bastato a cancellare.
- L'Italia non conosce tortura. Intervista a Luigi Manconi di Florence Ursino
“Potrebbe essere appropriata per i crimini più orrendi, come l'uccisione di bambini o quelle di massa. Ma l’applicazione della pena di morte presenta numerosi problemi in questo Paese, come la discriminazione razziale o il fatto che molti condannati vengono poi scoperti innocenti". Sono queste le parole del Presidente Obama a commento di quanto avvenuto lo scorso 29 Aprile, in Oklahoma, al condannato Clayton Lockett. di Francesca Pisano
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