Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

16/11/24 ore

Terzo Incontro del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica



Sono state 245 le persone, provenienti da 16 Paesi, che hanno preso parte al Terzo Incontro del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica, organizzato dall’Associazione Luca Coscioni e dal Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e trasparito con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Salute e di Roma Capitale. Al termine della tre giorni, tenutasi il 4,5 e 6 aprile, il coordinatore Marco Cappato, tesoriere dell’associazione, ha distribuito ai partecipanti una bozza di dichiarazione finale che individua i prossimi obiettivi da conseguire in sede transnazionale, nazionale e locale. Di seguito il testo della dichiarazione.

 


 

Noi sottoscritti, donne e uomini di scienza, esponenti politici, cittadine e cittadini riunitisi presso la Camera dei Deputati e il Campidoglio di Roma dal 4 al 6 aprile 2014 per il Terzo incontro del Congresso mondiale per la libertà di ricerca, salutiamo la continuazione del percorso avviato nella sessione costitutiva dell'ottobre 2004 e proseguito con il primo incontro del febbraio 2006 e il secondo incontro del marzo 2009.

 

Individuiamo i seguenti obiettivi specifici, da perseguire a ogni livello, sia esso transnazionale, nazionale o locale:

 

prosecuzione del monitoraggio dello stato della libertà di ricerca e di cura nel mondo, attraverso il rapporto annuale, l’”indice per la libertà di ricerca e autodeterminazione” e un costante aggiornamento del quadro comparato delle legislazioni e delle politiche nazionali;

 

il rafforzamento o la creazione di politiche, regole e giurisdizioni, anche internazionali e costituzionali, a difesa del diritto alla libertà di ricerca, al quale corrisponde un dovere degli Stati a promuovere la libera ricerca e a diffonderne i benefici in modo equo per tutti i cittadini (art.15, par. 1b e 3 dell´International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights) incluso attraverso la cooperazione con le aree meno sviluppate del pianeta;

 

la prosecuzione dell’iniziativa giudiziaria transnazionale a difesa del diritto all’autodeterminazione degli individui e alla libera ricerca, dopo i fondamentali successi già ottenuti presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la Corte Interamericana dei Diritti Umani; è necessario inoltre garantire l’esecuzione, in tempi brevi, delle sentenze delle due Corti sovranazionali.

 

la promozione di sistemi (legislativi e non) che aiutino il decisore politico a valutare preventivamente -con l’ausilio delle conoscenze scientifiche- l’impatto delle decisioni e i rischi ad esse correlate

 

la difesa dalle intromissioni politico-ideologiche nelle istituzioni rappresentative del mondo della scienza, come le Accademie scientifiche, sovente minacciate nella loro attività ed autonomia, come nel caso della Accademia delle scienze della Russia

 

la libertà di ricerca sulle cellule staminali embrionali e sugli embrioni;

 

la creazione di una rete internazionale che aiuti a diffondere una corretta informazione in merito all'accesso alle terapie nel mondo e a difendere i pazienti dalla violazione del diritto a cure sicure ed efficaci;

 

la promozione dell'insegnamento del metodo scientifico, sia per il suo valore pratico, sia per il suo ruolo decisivo nella difesa del metodo democratico e della tolleranza;

 

l'affermazione dell'autodeterminazione individuale in materia di cure, secondo il principio in base al quale nessuno può essere sottoposto a terapie contro la propria volontà, e ciascuno può decidere quando e come iniziare, proseguire o sospendere terapie, anche nel caso in cui tale sospensione può condurre il paziente alla morte;

 

l'attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, in particolare nei Paesi meno sviluppati;

 

la libertà di ricerca scientifica in materia di sostanze stupefacenti, superando il proibizionismo sulla ricerca imposto dal proibizionismo sulle droghe;

 

la corretta presentazione all’opinione pubblica e ai decisori politici delle materie più controverse, come la sperimentazione animale e gli organismi geneticamente modificati, attraverso la separazione netta tra evidenze scientifiche e preferenze morali.

 

Per organizzare campagne specifiche sugli obiettivi summenzionati i sottoscritti confermano l'Associazione Luca Coscioni nel ruolo di Segretariato organizzativo; si impegnano nella creazione di reti e gruppi di lavoro tematici e territoriali, nonché nell'aggregazione di associazioni italiane e internazionali e di singole categorie come gli scienziati e i premi Nobel, i pazienti e i rappresentanti di organizzazioni non-governative e politico-istituzionali, in collaborazione con il Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito (organizzazione non governativa con status consultivo alle Nazioni Unite).

 

Colmare il divario tra scienza e politica (1^ giornata) video da radioradicale.it

Colmare il divario tra scienza e politica (2^ giornata) video da radioradicale.it

Colmare il divario tra scienza e politica (3^ giornata) video da radioradicale.it

 

 


Aggiungi commento