Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

26/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Turchia, la vittoria del “sultano” che non dispiace all’Europa

Sarà mezzo secolo che la Turchia bussa alle Porte dell’Europa, la quale non ha mai detto di no, ma ha sempre tergiversato, chiedendo modifiche all’assetto interno del paese, per renderne gliordinamenti conformi alle regole per l’ingresso. E proprio adesso, quando Erdogan si è attirato sulla testa il non gradevole epiteto di “sultano”, l’Europa appare più cedevole nei suoi confronti. di Silvio Pergameno

Voto amministrativo, che cosa rischia la politica

Il voto del prossimo anno rischia pertanto di trasformarsi o in un esercizio velleitario, o peggio ancora di rappresentare un viatico per un ulteriore arretramento del gradiente democratico delle nostre istituzioni. di Luigi O. Rintallo

Dipendenti pubblici, la ricreazione non è finita

«Il dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va deve essere licenziato». L’ovvietà apparente delle parole della ministra Marianna Madia, pronunciate nel corso di un convegno di Rete Impresa Italia, cozza con la realtà dei fatti e con l’impunità da sempre garantita nella P.A., con la compiacenza o l’indifferenza di molti, sindacati in testa. di Antonio Marulo

Varoufakis, che bel tempo che fa!

Chapeau a Yanis Varoufakis per essere riuscito a trasformare il totale fallimento della sua avventura politica - tra velleitarismi, bluff e promesse fasulle che stavano trascinando la Grecia giù nel baratro - in un invidiabile successo personale mondiale. Ora, ambitissimo, va in giro per conferenze da una sponda all’altra del pianeta a pontificare, talvolta (lui dice in pochissime occasioni) a peso d’oro, manco fosse un Bill Clinton o un Tony Blair qualunque. di Antonio Marulo

La Polonia che vaga a destra

Nelle elezioni polacche di ieri 25 ottobre ha vinto la destra di Jaroslaw Kaszinski, una destra dai tratti marcatamente nazionali, ma anche sociali e (ovviamente) antieuropea. Un antieuropeismo altrettanto sicuramente legato, comunque, alla debolezza dell’Unione Europea, ampiamente manifestatasi in occasione della vicenda ucraina, di fronte alla violenta ripresa dello storico imperialismo russo, in simbolica continuità con quello zarista prima e sovietico poi. di Silvio Pergameno

Magistrati delegittimati, tutta colpa della politica… L’auto-beatificazione dell’ANM

"Contro di noi una strategia della delegittimazione" ha detto il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli all'apertura del 32esimo congresso del sindacato delle toghe. A voler essere sinceri, bisognerebbe dire che a portare avanti una strategia di delegittimazione contro la magistratura, in questi anni, è stata la magistratura stessa... di Ermes Antonucci