Who Moved My Cheese? (Chi ha spostato il mio formaggio?), di Spencer Johnson, apparve nel 1998 e rimase tra I bestseller per quasi 5 anni, vendendo più di 26 milioni di copie in tutto il mondo (tradotto in 37 lingue). Sempre attuale esso appare in tempi di delocalizzazioni, riduzione di posti di lavoro, imperversanti crisi economiche. di Giovanna D’Arbitrio
Uno dei libri biblici più poetici, preso ad esempio per i suoi saggi insegnamenti in tutte le epoche e in molte culture monoteiste, è Qoelet, l’Ecclesiaste. Breve, ma intenso “non è un romanzo né un trattato di teologia. È più simile a un diario spirituale ed etico. I suoi diversi capitoli registrano e narrano pensieri, emozioni ed esperienze di un viaggiatore sotto il sole”. di Elena Lattes
“In pace è un contributo, in guerra è un alleato: niente senza il vino, né feste nuziali, né Banchetti, né conviti, né divertimenti, né svaghi. Ciò infatti che è il sale per i cibi il vino lo è per il sale stesso e per gli altri alimenti”. di Silvia Lanzani
Sebbene lo Sferisterio di Macerata sia stato edificato “soltanto” trecento anni fa circa, mentre l’Arena di Verona può contare su duemila anni di storia e benché le rispettive strutture siano diverse, entrambi i teatri hanno molto in comune: da oltre venticinque anni ospitano la messinscena di opere liriche famose ed entrambe hanno avuto come sovrintendente e direttore artistico Claudio Orazi, il quale ha pubblicato con la Zecchini Editore un bellissimo volume illustrato su carta patinata dedicato ai due teatri e alla sua esperienza lavorativa con essi, dal titolo “Lo sguardo riflesso”. di Elena Lattes
Theodor W. Adorno nel 1966 scrisse che dopo Auschwitz, nessuna poesia, nessuna forma d'arte, nessuna affermazione creatrice sarebbe stata più possibile. Eppure, come probabilmente è naturale, la produzione letteraria e artistica in generale non si è mai fermata. Perfino quella riguardante la Shoà stessa. Molti sono gli scrittori, i filosofi e alcuni dei sopravvissuti che si sono espressi in varie forme per raccontare, testimoniare, riflettere affinché la memoria di quel che è stato non venga perduta. di Elena Lattes
Piccolo ma, come ogni demone che si rispetti, malvagiamente insidioso, Titivillus è ritenuto da molte tradizioni europee (soprattutto cattoliche, ma anche evangeliche), il responsabile di refusi e omissioni. Diffuso in tutte le espressioni artistiche, sia letterarie che visive, il suo nome compare lungo i secoli, dal Medioevo in poi, in oltre venti versioni: da Tutivillus (la più frequente insieme a Titivillus) a Thittwill e Tibini, passando per Titivitilarius e Titulinus. di Elena Lattes
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
è uscito il libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "Napoli dove vai" |
è uscito il nuovo libro di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo "l'altro Radicale disponibile |