Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

16/11/24 ore

"Il neoliberismo non esiste", contro i nemici della società libera


  • Antonio Marulo

Di recente la Francia ha scalato molte posizioni nella speciale classifica dei capri espiatori. Tuttavia, come causa e origine di tutti i mali del mondo, il “neoliberismo” – magari selvaggio – resta comunque saldamente al primo posto. Si può dire che siamo quasi a livelli di "pensiero unico", sebbene ci sia qualche temerario che provi a dare un'accezione positiva a un termine utilizzato perlopiù a sproposito. Tra questi c'è Alberto Mingardi, che ha scritto un libro controcorrente, per confutare le tesi oggi prevalenti...

 

Mingardi appartiene alla ristretta fascia di ammiratori del neoliberismo e come tale afferma che "il neoliberismo non esiste". Per lo meno “nel senso in cui lo s'intende comunemente”, che è cosa diversa dal neoliberismo in senso proprio, vale a dire quello che ha permesso il miracolo economico tedesco negli anni cinquanta del secolo scorso e che in Italia solo in parte abbiamo potuto assaporare con timide politiche di apertura durate 4/5 anni...

 

C'è da dire che nel nostro Paese la questione assume – come spesso accade – aspetti peculiari. A partire dal lessico. Il termine liberismo, infatti, è tutto italiano ed è il frutto di un'atavica allergia per il mercato e la concorrenza.

 

Proprio contro questi pregiudizi l'autore nel libro si confronta “con gli argomenti dei nemici del neoliberismo”, in particolare con quelli che desiderano un maggior intervento della stato nell'economia. La sua posizione potremmo definirla per certi aspetti integralista, o di “purista” della società libera la quale,  se non vuole essere travolta – mette in guarda Panebianco –, deve tuttavia scendere machiavellicamente a compromessi.

 

“Per odiare qualcosa bisogna conoscerla” - scrive in premessa il direttore dell'Istituto Bruno Leoni, esertondo a scendere “pure in piazza contro il neoliberismo”, ma non prima di aver “cercato di capire di che cosa si tratta”. In tal senso, “La verità vi prego sul neoliberismo” per i Nodi di Marsilio - comunque la si pensi – vale la pena. (VIDEO)

 


 

 


Aggiungi commento