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17/11/24 ore

Giorgiana Masi assassinata 47 anni fa a Roma (Ponte Garibaldi). In suo ricordo manifestazione dei radicali



“Il 12 maggio 1977 Giorgiana Masi, 19 anni, fu colpita sul lungotevere davanti a Ponte Garibaldi, mentre correva verso piazza Sonnino in seguito ad una carica della polizia. Secondo l’autopsia il proiettile, esploso a un’altezza di 93 centimetri da terra, aveva viaggiato con un andamento rettilineo: era entrato nella regione lombare posteriore, proprio sopra l’osso sacro, aveva attraversato una vertebra, ed era uscito sopra l’ombelico”.

 

Così riporta una didascalia del libro bianco che i radicali produssero per documentare quello che accadde in quel tragico 12 maggio del 1977…

 

“Quel giorno, quel 12 maggio, doveva dar luogo ad una strage senza limiti.

 

Un miracolo l’ha impedita, che hanno compiuto assieme decine di migliaia di cittadini e di militanti ben determinati, per motivi diversi e anche contraddittori, alla più assoluta, attiva nonviolenza. Un miracolo compiuto anche dall’immensa, immensa maggioranza dei quasi duemila poliziotti e carabinieri, ingannati, spaventati, terrorizzati, liberi dall’odio che si tentava di inculcare loro. Sono stati compiuti da loro centinaia di reati; ma nulla rispetto a quello cui li si voleva ridurre. Anche fra di loro dovevano esserci caduti, trucidati.

 

Invano erano state armate le mani assassine nelle settimane e nei giorni precedenti, che avevano consentito al governo (e al Parlamento) di imporre (e di subire) l’escalation degli opposti ma anche identici terrorismi di Stato e privati, e di tentare di usarli contro la Repubblica Italiana. Dopo ore di questo miracolo voci schiumati di rabbia, di incredulità angosciata, alla fine urlavano dalle Radio di servizio l’ordine che doveva essere taciuto: ‘Sparate, sparate, ammazzateli!’. 

 

Non lo sapevano. Ce lo dicono ora gli atti ufficiali del processo. Sono, oggi, questi atti ufficiali a gridarci che qualcuno alla fine aveva obbedito, ha assassinato. E l’assassino di Giorgiana Masi, e l’organizzatore della strage non potrebbe – dice il giudice – essere scoperto?”…

 

Così Marco Pannella concludendo il libro bianco Cronaca di una strage precedentemente richiamato.

 

 

A 47 anni da quell’assassinio, sul ponte Garibaldi si sono ritrovati, ancora una volta come tutti gli anni, i radicali per ricordare quel tragico avvenimento in un anniversario che resta una pagina dolorosa e drammatica. 

 

“ … Qui, vicino a ponte Garibaldi moriva Giorgia Masi. – ha sottolineato il direttore di Agenzia Radicale e di Quaderni Radicali Giuseppe Rippa - in occasione del ricordo di quell’omicidio di 47 anni fa – Siamo qui per non dimenticare e per richiamare alla memoria quei momenti angosciosi e inquietanti, per portare la nostra testimonianza di quei fatti (io stesso ero in piazza Navona seguendo i lavori per montare il palco dove si sarebbe dovuto tenere il concerto che sostituivpia la manifestazione così come l’allora ministro dell’interno Francesco Cossiga aveva concordato con il dirigenti radicali. In quella piazza dove molti di noi restarono bloccati per molte ore dopo che tutti gli imbocchi erano stati bloccati …).

 

La scelta di utilizzare l’impedimento anche solo del concerto avveniva mentre si stava preparando uno stato di emergenze, che spingesse verso un governo di unità nazionale, che tagliasse ogni ipotesi di contrasto democratico al compromesso storico. Le domande di libertà, di diritti civili, di crescita partecipata andava bloccata con un divieto inaccettabile ma ancor di più con una ipotesi nonviolenta di cambiamento a cui anche i gruppi più estremisti (e in alcuni casi pericolosi) avevano accettato di aderire con un appuntamento che diveniva un anniversario anche se celebrato solo con un concerto. Perché questo ricordo di oggi, a 47 anni, diventa un evento significativo…

Una delegazione del Partito Radicale si è recata a Ponte Garibaldi sul luogo dell’omicidio.

 

Di seguito registrazione video della manifestazione "Con Giorgiana Masi contro la ragion di Stato", registrato a Roma domenica 12 maggio 2024 alle 11:00.

 

Sono intervenuti: Athos De Luca (attivista, già parlamentare e consigliere del Comune di Roma), Giuseppe Rippa (direttore di Quaderni Radicali e dell’Agenzia di Stampa online Agenzia Radicale), Irene Testa (tesoriere del Partito Radicale e Garante dei detenuti della Sardegna), Miguel Gotor (storico, assessore alla Cultura di Roma Capitale), Maurizio Turco (segretario del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito).

 

 - Con Giorgiana Masi contro la ragion di Stato (Radio Radicale)

 

 


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