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26/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Elezioni regionali in Germania: una batosta per frau Merkel … e altri

Si sono svolte ieri in Germania le elezioni in tre regioni: Sassonia-Anhalt (poco più di due milioni di abitanti - ex Germania est) - la CDU, il partito della Cancelliera, ha ottenuto un 30% scarso dei suffragi, conservando il primo posto, anche se con una perdita di un 2,5% rispetto alla precedente consultazione del 2011; i socialdemocratiici (SPD) si son o fermati al 10.5% con una persita di oltre 11 punti), per la forte concorrenza a sinistra della Linke, che ha raggiunto quasi il 17% (ma con una perdita di oltre sette punti) mentre il fatto clamoroso è rappresentato dal 24,2% conseguito da quell’Alternativa per la Germania (AfD), nuovo partito di destra avanzata, sul quale abbiamo più volte richiamato l’attenzione su questa Agenzia; i verdi si sono fermati a poco più del 5% e i liberali a poco meno. di Silvio Pergameno

Renzi e il renzismo: fuffa o reale cambiamento?

Ora è tempo di un primo bilancio politico e, nel tentare di delinearlo mettendo a confronto, come in ogni bilancio che si rispetti, i pro e i contro, le poste positive e quelle negative, converrà non solo mettere da parte valutazioni e atteggiamenti pregiudiziali ma anche sottrarsi alle suggestioni dell'attualità e alle previsioni interessate di chi ne profetizza un rapido logoramento, per esaminare invece criticamente nei suoi contenuti i diversi aspetti del conclamato riformismo renziano. di Gianfranco Spadaccia (da Quaderni Radicali 111)

Primarie sì, primarie no?

Delle primarie abbiamo parlato ancora su Agenzia Radicale, nel senso che sono come i quadri, i vestiti, le opere d’arte in genere, e anche tutte le invenzioni: le imitazioni dell’originale non funzionano; e del resto anche in natura è così, perché non si possono allevare orsi bianchi in Somalia o elefanti in  Siberia. di Silvio Pergameno

Junker, Renzi e … il seguito

Venerdì scorso il Presidente della Commisssione europea Jean Claude Junker, con il suo bel nome franco tedecsco - come si confa a un lussemburghese come lui – ha ancora una volta confermato di saper essere un bravo mediatore, cioè tutt’altro che uno junker, cioè tutt’altro che un  duro conservatore dell’aristocrazia terriera prussiana che il nome individua, che solo a sentirli nominare qui da noi si spargeva il terrore. di Silvio Pergameno

Pil e dintorni, le verità nascoste dei numeri Istat

Il Premier Renzi, nella nobile arte di utilizzare i numeri a beneficio della propria tesi e della propria narrazione, è secondo a nessuno. Ed è diventata stucchevole la storiella dei gufi, per il sol fatto che si guardano certi dati per quelli che sono, mettendo in guardia da facili e strumentali entusiasmi. di Antonio Marulo

Nichi Vendola, le conseguenze dell’atto d’amore

“Il personale è politico”, recita il noto slogan degli anni ’70; ed è tanto più politico quanto più riguarda chi fa politica. E se questi si chiama Nichi Vendola, comunista e omosessuale, l’affare inevitabilmente s’ingrossa. Stupisce quindi lo stupore indignato che taluni, Vendola incluso, hanno manifestato di fronte al gran baccano mediatico intorno alla lieta nascita di Tobia Antonio da maternità per conto terzi, detta anche surrogata. di Antonio Marulo