Il regime iraniano può essere rovesciato, ma questo può essere fatto solo con l'aiuto di gruppi etnici. Al fine di fermare la repressione nel paese e portare stabilità nella regione, il popolo del Belucistan chiede non solo un cambio di regime, ma anche autonomia. La soluzione ai problemi del Belucistan è spezzare le catene della schiavitù, un obiettivo per il quale il popolo dei Beluci ha fatto enormi sacrifici nel corso dei decenni. Questa posizione è condivisa anche dal popolo del Kurdistan e di Ahwaz. Pertanto, sono i gruppi etnici non persiani in Iran che sono più impegnati in una rivolta contro la Repubblica islamica, poiché hanno subito le conseguenze più dure della repressione del regime… di Rudam Azad*
Oggi, la regione araba di Al-Ahwaz è sotto la dittatura della Repubblica islamica dell'Iran, che, come il precedente regime di Pahlavi, sta reprimendo, emarginando e discriminando i gruppi etnici non persiani… L'Iran contemporaneo, come l'Iran medievale, non è un paese ma un impero eterogeneo, multinazionale e multilingue. In Iran, i persiani costituiscono metà della popolazione del paese, mentre l'altra metà comprende gruppi etnici non persiani (curdi, balocchi, azeri, arabi, turkmeni, lur e caspi), che mantengono una forte identità etnica che li distingue dai persiani. La storia moderna del paese è stata caratterizzata da brutali attacchi ai gruppi etnici non persiani, ai quali è stato impedito, da una successione di governanti, di godere dei diritti politici e culturali… Dr. Aref Al Kaabi*
Il governo Meloni ha deciso di rendere la gestazione per altri (GPA) reato universale, dimostrando ancora una volta la sua natura liberticida e conservatrice, incastrata in una visione della società che si rifà a un modello superato e fuori dal tempo. Questa decisione non risolve nessun problema del Paese e, anzi, va a colpire duramente famiglie che non si conformano all’ideale tradizionale e monolitico promosso dall’esecutivo, confermandone l’ideologia anacronistica che cerca di proteggere un’immagine idealizzata e irreale della società fondata su un modello di “Dio, Patria e Famiglia” ormai fuori dal tempo… di Giulia Anzani
Il 16 settembre 2024 segna il secondo anniversario dell'uccisione della donna curda-iraniana di 22 anni Jina (Mahsa) Amini, che è stata arrestata dalla polizia religiosa iraniana per aver indossato il velo "in modo improprio" ed è morta in custodia della polizia. Il suo omicidio ha scatenato proteste in tutto l'Iran quando è diventata il simbolo della rivolta contro il regime iraniano. Pochi giorni prima che Jina diventasse un emblema nazionale, la sua famiglia incise le seguenti parole sulla sua lapide: "Jîna giyan, to namirî, nawit ebête remiz [Jina, anima mia, non morirai. Il tuo nome diventerà un simbolo]”… di Anna Mahjar-Barducci
Nel mondo contemporaneo, la figura femminile è al centro di una battaglia per l’autodeterminazione che attraversa esperienze e identità profondamente diverse. Tutte le persone socializzate come donne affrontano sfide di varia natura che derivano da un sistema patriarcale e da una lunga e ben radicata tradizione di oppressione religiosa, culturale e politica che ha cercato di controllare corpi, identità e libertà. Eventi recenti offrono un nitido riflesso della condizione femminile globale, in cui la resistenza si scontra con una violenza strutturale e sistemica che permea ogni aspetto della società… di Giulia Anzani
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é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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