La 'Terra finale della felicità' definì una volta Joseph Campbell quel lembo di vita dimenticato, poi bramato ed emulato, che è il rapporto madre/figlio nella primordiale fase di 'partecipazione mistica'.
Dopo le polemiche sul presunto provincialismo che ha impedito alla 'Bella Addormentata' di ottenere qualche riconoscimento all'ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia, per Marco Bellocchio pare esser giunta l''ora di religione'.
“Tra pochi giorni lo porterò a Toronto, poi a New York, Rio, Mosca, Tokyo, Telludirde...” Dovunque insomma, spera Marco Bellocchio, la sua 'Bella addormentata' possa ottenere i riconoscimenti che la giuria di Venezia guidata da Michael Mann gli ha negato.
Se assolutamente condivisibile è il Leone d’oro per il miglior film a Kim Ki Duk per Pietà, quanto meno discutibili sono state le scelte della giuria di Venezia 69 presieduta da Michael Mann di attribuire il Leone d’argento alla regia a T.S. Anderson e la Coppa Volpi per l’interpretazione maschile a Joachim Phoenix (ex aequo con Philip Seimur Hoffman) per The Master, deludente rispetto alle attese dell’apertura, alla sua prima mondiale qui al festival. di Vincenzo Basile
È arrivato l’esordiente, per Venezia, Robert Redford, regista e protagonista di "The company you keep" dal romanzo di Neil Gordon, adattato da Lem Dobbs, affiancato da un cast in gran parte, come si suol dire… stellare: Shia La Beouf, Julie Christie, Sam Elliott, Nick Nolte, Susan Sarandon, Jackie Evancho, Brendan Gleeson e Terrence Howard. di Vincenzo Basile
Veronica, sedicenne, ama il ragazzo del clan sbagliato. Il boss del quartiere rivale la castiga confinandola in un edificio fatiscente della sterminata periferia napoletana, in attesa di decidere quale seguito dare alla faccenda. di Vincenzo Basile