L’11 settembre è stato scelto, tanto tempo fa, per celebrare l’orgoglio e l’autonomia culturale del popolo catalano. Molti anni dopo (11.09.12), oltre 1milione e mezzo di persone (secondo il quotidiano spagnolo El Pais) sono scese nelle piazze tra le assolate strade antistanti le curiose case gaudiane, per ricordare al proprio governo e all’Europa intera, che l’identità di un popolo ha confini molto più profondi nel cuore che in limiti geograficamente ascritti e ribadire come prima, più di prima, che la regione catalana esiste e vuole “essere” per diritto di nascita.
“Innocence of Muslim”. Sarebbe questo il titolo del film, realizzato da un israelo-americano, Sam Bacile, e sostenuto dal pastore americano Terry Jones, famoso per aver bruciato in passato alcune copie del Corano, che inizialmente è stato considerato all'origine delle violenze esplose questa notte in Libia.
Miliziani armati, intorno alle 21.40 di ieri, hanno attaccato il consolato americano di Bengasi per denunciare la pellicola ritenuta offensiva per l'Islam e contro cui poche ore prima, al Cairo, altri manifestanti avevano protestato cercando di scalare i muri dell'ambasciata Usa e bruciando la bandiera americana.
Il 10 settembre è stato formalizzato il passaggio di gestione del carcere di Bagram, a 40 km a nord di Kabul, dall’esercito statunitense al governo afgano. Il Parwan Detention Centre (noto come carcere di Bagram), ospita oltre 3000 talebani sospettati di terrorismo.
Alla vigilia della presentazione dell’ultimo gioiellino della Apple, l’ IPhone 5, prevista per il 12 settembre prossimo, si rinnovano le polemiche sui modelli lavorativi utilizzati dalla Foxconn, azienda taiwanese che produce componenti elettronici per il colosso statunitense utilizzando forza lavoro cinese.
Le parole pronunciate nei giorni scorsi dell'arcivescovo Desmond Tutu sul processo cui vedrebbe bene imputati l'ex presidente americano George W. Bush e l'ex premier inglese Tony Blair ha acceso e creato dibattito in tutto il mondo; un dibattito scomodo, talmente tanto che oltremanica si è spostato il boccino dell'attenzione sui guadagni dell'ex premier nell'ultimo anno (ben 20milioni di sterline). di Andrea Spinelli Barrile
Il governo della Corea del Sud sta prendendo in considerazione la ripresa delle esecuzioni capitali nel tentativo di contrastare, in particolare, l'aumento degli omicidi di primo grado e degli stupri contro minori. Un alto funzionario governativo ha detto ai giornalisti che l’esecutivo ha bisogno di consenso sociale sull'opportunità di riprendere le esecuzioni, indicando che le autorità seguiranno l’opinione pubblica nel prendere una decisione.
L'arcivescovo anglicano sudafricano Desmond Tutu, premio Nobel per la pace, ha chiesto tra lo stupore di molti che l'ex premier britannico Tony Blair e l'ex presidente statunitense George W. Bush vengano processati dal tribunale internazionale dell'Aja per crimini di guerra.
Stop ai finanziamenti pubblici alle scuole che ammettono all’interno delle proprie classi solo maschi o solo femmine. Accade in Spagna, dove, in virtù di una legge che, approvata dal precedente governo, afferma che “motivi di nascita, razza, sesso, religione o qualsiasi altra condizione” non possono essere addotti al fine di negare a un individuo l’iscrizione a una scuola, la Cantabria e l’Andalusia si sono viste riconoscere il proprio diritto a interrompere la concessione di fondi statali a questo tipo di istituiti.
I Fratelli Musulmani - vincitori alle elezioni parlamentari e a quelle presidenziali in Egitto - avrebbero perso molti consensi in pochi mesi. Per questo si starebbero attivando su più fronti per ovviare al problema. Nel mirino della Confraternita e dello stesso presidente Morsi sono finiti anche gli operatori dell’informazione.
Nello scontro a due contro l’Ecuador sul caso Assange, il Regno Unito si prepara alla prossima mossa. Affatto intenzionata a garantire ad Assange un “passaggio sicuro” verso l’Ecuador, infatti, Downing Street ha detto che al governo britannico spetta l’obbligo a procedere all’estradizione di Assange in Svezia dove dovrà rispondere alle accuse per abusi sessuali.
Nadezhda Tolokonnikova, 23 anni, Maria Alekhina 24 anni, e Ekaterina Samutsevich, 29 anni, più note come Pussy Riot, sono colpevoli di teppismo aggravato dall’odio religioso, per aver inscenato una protesta sull’altare della cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore cantando una preghiera punk con invocazione alla vergine Maria: “Madonna, liberaci da Putin”. Per questo hanno ottenuto una condanna a due anni di carcere.
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