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24/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

Lezioni dal voto inglese per le riforme istituzionali

Il risultato delle elezioni nel Regno Unito ha avuto l’effetto di riproporre un classico della propaganda della sinistra italiana: quel “contrordine compagni” che attirò l’ironia di Giovannino Guareschi, quando ne fece il titolo di numerose sue vignette su «Candido». Dopo settimane passate a lanciare angosciati allarmi per la deriva fascista in Europa, d’improvviso la conquista della maggioranza dei seggi da parte dei Laburisti apre a radiose prospettive e annuncia drastiche inversioni di marcia del corso storico: non ci attenderebbero più i fantasmi dei regimi autoritari, bensì la riscossa delle forze di progresso di nuovo in sintonia con le indicazioni prevalenti dei cittadini… di Luigi O. Rintallo

Esame maturità: al di là di effimere attenzioni della stampa, cosa cambiare

L’inizio dell’estate è accompagnato nei servizi di giornali e tg da un evergreen: le cronache sull’esame di maturità, con i pensosi commenti di chi è chiamato a riempire gli spazi contigui alla notizia ripresa per l’occasione. Quest’ultimo in genere è estraneo al mondo della scuola italiana, o al più ne parla in base ai suoi personali ricordi. Il risultato è che dell’esame affrontato ogni anno da migliaia di maturandi si dà una lettura sganciata dai dati della realtà, con l’aggravante di manifestare solo un’attenzione effimera che rivela una verità sovente taciuta: il disinteresse che circonda l’istruzione e la formazione, sia a livello dei soggetti informativi e sia – più in generale – da parte della società italiana nel suo complesso… di Luigi O. Rintallo

Perché Il 7 Ottobre è un attacco contro l’Occidente collettivo. 7 ottobre seconda parte dell’11 settembre

Il massacro del 7 ottobre è stato un attacco non solo contro Israele ma contro l'Occidente collettivo. Israele, il cuore delle radici e dei valori giudaico-cristiani del Wes, è l'ultimo avamposto in piedi dell'Occidente liberale al collasso, tanto uno stato d'animo quanto una vera e propria posizione fisica. Per essere chiari, quando parlo dell'"Occidente liberale", mi riferisco al concetto di "democrazia liberale" come inteso da Winston Churchill, Franklin D. Roosevelt, John F. Kennedy e Ronald Reagan e non il "liberalismo progressista" che non ha nulla a che fare con il liberalismo classico e ha più a che fare con una nuova ideologia totalitaria ispirata al marxismo… di Anna Mahjar-Barducci* (da Memri)

Premierato: nessuna critica costruttiva solo prediche di chi ignora i danni dello status quo

A otto mesi dalla sua presentazione, martedì 18 giugno il Senato ha approvato in prima lettura la legge costituzionale sul cosiddetto “premierato” con 109 voti favorevoli della maggioranza governativa contro i 77 delle opposizioni, comprensive oltre che del Campolargo (PD, 5Stelle e AVS) anche di Azione e Italia Viva, la quale ha accantonato il suo iniziale favore. Evidentemente le modifiche apportate al testo originale, che pure hanno di molto attenuato le limitazioni di intervento del Capo dello Stato, non sono bastate a dissipare le motivazioni di dissenso impedendo un allargamento dell’area di consenso per la riforma… di Luigi O. Rintallo

Dal voto per il parlamento europeo affiora un’Italia frenata da politiche ambigue e settarie

Dalla capacità distraente dell’illusionista dipende la riuscita del gioco di prestigio: qualcosa di simile avviene dopo un’elezione, allorquando l’interpretazione dei risultati è condizionata da dove viene indirizzato lo sguardo. Come nella prestidigitazione, si può essere tratti in inganno e trascurare gli spostamenti reali delle carte sul tavolo… e ci si sottrae alla lettura, per l’appunto “distraente”, proposta da gran parte dei media (stampa, tv, web) tesa a descrivere un duello fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, … è possibile svolgere un ragionamento forse un po’ meno consolante circa i caratteri della società italiana tratteggiati dal voto espresso nelle urne… di Luigi O. Rintallo

Vigilia elettorale di contorsioni logiche, più che politiche

A meno di una settimana dal voto per il Parlamento europeo, assistiamo a un singolare paradosso: più la campagna elettorale procede verso la scadenza e più crescono i dubbi dei cittadini, quasi dai messaggi inviati si ricavi il contrario degli scopi che dovrebbero prefiggersi. Se non altro presso quella porzione di elettorato che qui su «Agenzia Radicale» abbiamo giudicato più avvertita e consapevole politicamente e che – al pari di un fiume carsico – ha la caratteristica ora di affiorare allo scoperto ed ora di ritrarsi, coperta dal clamore di una narrazione mediatica scientemente preposta a conculcarla… di Luigi O. Rintallo