Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

20/04/24 ore

RIMANDI

A Kabul le donne votavano e indossavano la minigonna

Sono in molti a pensare che i talebani rappresentino l’Afghanistan, asserendo che la cultura occidentale sia estranea a questo Paese dell’Asia meridionale. La storia però ci dimostra una realtà ben diversa. Nel 1919, dopo la sconfitta dei britannici, l’Afghanistan diventa indipendente sotto la guida del re riformatore Amanullah. Questi, ispirato da Ataturk, inizia una serie di riforme liberali per modernizzare il Paese. Pertanto, già nel 1919, un anno prima del suffragio universale negli Stati Uniti, decide di garantire alle donne afghane il diritto al voto. Non solo… di Anna Mahjar Barducci (da La Ragione)

Hamas si congratula con i talebani e spera di imitarli in Israele (*)

L’organizzazione terroristica palestinese si congratula con i nuovi padroni di Kabul per aver espulso l’occupazione americana e non essersi lasciati ingannare da slogan come ‘democrazia’ ed ‘elezioni’… Per il leader di Hamas, i talebani sono un modello da imitare. Dopo la loro riconquista dell’Afghanistan, l’organizzazione palestinese ha pubblicato sul suo sito (hamas.ps) un comunicato stampa in arabo e in inglese in cui si congratula con i nuovi governanti a Kabul: «Il Movimento di Hamas si felicita con il popolo afghano per la sconfitta dell’occupazione americana da tutte le terre afghane. La vittoria è il culmine della sua lunga resistenza negli ultimi vent’anni. Hamas si congratula con il movimento talebano e la sua coraggiosa leadership per questa svolta». di Anna Mahjar Barducci

Paolo Mieli. Giustizia: toghe e doppie verità

Colpisce che il cento per cento dei magistrati che si sono fin qui pronunciati sulla riforma Cartabia abbiano espresso dissenso. Dissenso manifestato senza il ricorso ad eufemismi, anzi in termini assai impegnativi. È vero che due o tre di questi magistrati (quattro se comprendiamo Luciano Violante) hanno aperto qualche spiraglio al progetto messo a punto dalla ministra della Giustizia assieme a un gruppo di valenti giuristi… di Paolo Mieli (da Corriere della Sera)

Giornalista senior saudita: … il tentativo dei Fratelli Musulmani di seminare il caos in Tunisia

Nella sua rubrica del 27 luglio 2021 sul quotidiano saudita Al-Sharq Al-Awsat, il giornalista saudita 'Abd Al-Rahman Al-Rashed ha elogiato il licenziamento del primo ministro Hichem Mechichi da parte del presidente tunisino Kais Saied e la sua sospensione dell'attività parlamentare. Il parlamento è guidato da Rached Ghannouchi, presidente dell'Ennahda Party, il partito dei Fratelli Musulmani (MB) nel Paese… di 'Abd Al-Rahman Al-Rashed da Al-Sharq Al-Awsat (Londra), 27 luglio 2021 (da Memri)

Spataro: «No ai muri contro la riforma sulla Giustizia. Va messa alla prova prima di bocciarla»

Nel corso della sua lunga carriera di magistrato, non sono mancati i distinguo con Armando Spataro da parte nostra. Ugualmente, però, gli abbiamo sempre riconosciuto di non ricorrere a mistificazioni o a posizioni di pregiudizio fanatico sulle questioni inerenti alla giustizia. Se ne trova conferma anche in questa intervista rilasciata al «Corriere della Sera» che qui riproponiamo. Vi si trovano affermazioni importanti, come questa: “I cittadini hanno diritto di conoscere la durata del processo, che deve essere ragionevole…  Va trovata una soluzione corretta che non è l’abolizione della prescrizione dopo la prima sentenza, che allunga a dismisura i tempi”. Frasi nient’affatto scontate, dal momento che tanto altri magistrati, quanto il coro cantato su giornali e tv insiste a riproporre invece le deformità proprie di una barbarie del diritto. Non a caso le considerazioni di Spataro sono state prontamente silenziate, evitando sia di commentarle e sia di farne oggetto di un confronto ragionato sui problemi che concernono il processo penale in Italia... di Virginia Piccolillo (Corriere della Sera)

Richiamo all’Occidente, G7, Atlantismo, Cina, Russia, Conte e gli ostacoli a Draghi. Di questo e di altro conversa Giuseppe Rippa, con Raffaele Cascone su Mediterranea Web Radio

Ripercorrendo la cronaca dell’ultima settimana, da G7 in Cornovaglia con il richiamo alla Cina per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, soprattutto nel Xinjang, la patria degli uiguri; le questioni sorte sulla iniziativa cinese della via della Seta, con le implicazioni geopolitiche che sottende; i rapporti con la Russia; la valutazione sui sottili distinguo, indice di creazione di ostacoli, che il presunto nuovo capo del presunta associazione politica 5 Stelle Giuseppe Conte richiama nei confronto del presidente del Consiglio Mario Draghi. Di questo conversa Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, con Giuseppe Rippa su Mediterranea Web Radio Hub WRHM Italy… 

 

- Richiamo all’Occidente, G7, Atlantismo, Cina, Russia, Conte e gli ostacoli a Draghi. Di questo e di altro conversa Giuseppe Rippa con Raffaele Cascone (Mediterranea Web Radio Hub WRHM Italy)