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02/05/24 ore

STILE LIBERO

Droghe leggere, Obama contro il proibizionismo

“Non credo che la marijuana sia più pericolosa dell’alcol, in termini d’impatto per l’individuo consumatore” ha detto il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama all’interno di un lungo articolo, una via di mezzo tra l’intervista e un profilo dedicato allo stesso Presidente, realizzato dal direttore del New Yorker, David Remnick. Un lavoro che raccoglie ore di confidenze rese da Obama nei mesi scorsi. di Alessandro Frezzato

Disabilità e proibizionismo sessuofobico

Il tema del diritto alla vita sessuale delle persone con disabilità è ancora considerato un tabù da buona parte della società italiana, in quanto permane tuttora il preconcetto demenziale che i disabili sono come “asessuati”e ciò a causa di una certa cultura bigotta e sessuofobica, che nel nostro paese, e non soltanto, fa fatica a sradicarsi.

Rottamare ..., uso e abuso del termine

Il  2013 è ormai alle nostre spalle, un anno decisamente difficile, per molti un anno davvero da "rottamare", termine oggi molto in voga, del quale si fa uso e abuso sia nel pubblico che nel privato. di Giovanna D’Arbitrio

Istat: l’Italia è tra i paesi più vecchi al mondo

Il nostro paese è tra i più vecchi al mondo. Ad affermarlo è l’Istat spiegando che l’indice di vecchiaia, 148,6 anziani ogni 100 giovani, ci colloca al secondo posto in Europa dopo la Germania. Questo a causa dell’elevata legittima aspettativa di vita degli anziani, ma principalmente per il calo delle nascite. di Alessandro Frezzato

Un anno difficile per Cécile Kyenge

“Chi nasce e/o cresce in Italia è italiano!”. Il nervo scoperto del nostro Paese non è lo ius soli (peraltro temperato), ma Cécile Kyenge. La mattina di Natale il ministro dell'Integrazione ha visitato il Centro Astalli di Roma – importante luogo di ritrovo per richiedenti asilo politico e rifugiati – e insieme alla propria famiglia ha dato una mano in mensa, servendo gli ospiti della struttura. di Adil Mauro

Lampedusa, il gesto di Khalid

L'immagine è forte. Un parlamentare della Repubblica dietro le grate di un centro di prima accoglienza. Molti, c'è da scommetterci, esulteranno alla vista di un politico “incarcerato” ma Khalid, a differenza di altri suoi colleghi, ha rinunciato volontariamente alla libertà. di Adil Mauro