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25/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

La riforma della giustizia e l’amnistia

La riforma della giustizia scorre da anni, da decenni su un fiume di dibattiti, convegni, tentativi, realizzazioni legislative che nel campo penale, con intervento di politici sperimentati e di valenti esperti di diritto, però non arrivano mai a garantire processi rapidi, detenzioni preventive nei limiti strettamente indispensabili, funzione rieducativa della pena e prima ancora il rispetto per il senso di umanità, cui obbligano la nostra costituzione, il senso morale e la necessità di evitare che l’espiazione diventi una vendetta e non meno ad assicurare che l’intollerabile situazioni delle carceri non dia luogo ad esplosioni di violenza. di Silvio Pergameno 

Questione giustizia, questione civile

È la giustizia il fronte più delicato del nostro Paese? A giudicare dai nove milioni di processi penali pendenti e dalla sostanziale impossibilità ad ottenere nei processi civili il riconoscimento dei propri diritti appare proprio così. Per trovare conferma a questa interpretazione, basti pensare alle ripercussioni sulla vita reale delle persone a causa di queste gravi anomalie. di Giuseppe Rippa

 

- Amnistia o sistema criminogeno, audiovideo presentazione numero 113 di Quaderni Radicali

- Quaderni Radicali 113, Sommario e anteprima

- Maledetta Politica, Giuseppe Rippa presenta il nuovo numero di QR (guarda il VIDEO)

Globalizzazione… protezionismo… Trump…

Dalla globalizzazione al protezionismo, da Bush a Trump (via Obama), dall’attenzione alle responsabilità globali (o imperialismo, secondo i gusti) alla svolta verso il piede di casa: così sulla nostra schiena arriva una bella briscola (letteralmente Trump), di quelle che fanno male e costringono a pensare. di Silvio Pergameno

An American Carnage”, ovvero i Divided States of America di “The Donald”

Molti hanno detto che non si era mai sentito un discorso di insediamento così simile ad un comizio da campagna elettorale…e quello che più stupisce della “presentazione al mondo” del 45° presidente USA sono proprio i toni cupi e lo scarso o inesistente tentativo di “superare la sua base elettorale” e rappresentarsi come il presidente di tutti gli Americani. di Roberto Granese

Dopo il referendum: le tesi di Cicchitto e D’Alema

Gli onorevoli Cicchitto e D‘Alema hanno inviato a Il Foglio (sabato 7 gennaio) alcune considerazioni sul che fare dopo il referendum, esprimendo orientamenti tra loro molto diversi. Il primo si muove sul terreno dei rapporti tra forze politiche, cosa può fare il governo per attenuare la spinta dal basso che sui scarica sui populismi dei “5 stelle “ e della ”Lega” problemi veri, quali possono essere le premesse per una nuova legge elettorale (niente Mattarellum – maggioritario con una quota proporzionale, ma nemmeno Consultellum – proporzionale pura, così chiamato quel che è restato del Porcellum con la sentenza della Consulta) ... di Silvio Pergameno

Governabilità e rappresentatività

Come il Partito Democratico ha la sua storia, nella quale la governabilità c’entra non poco, così anche la governabilità ha un suo passato e molte cose da raccontare.  Parlare di governabilità è sicuramente parlare di riforme, ma significa anche investire un campo più vasto, quello politico, partendo da oltre trent’anni fa, da quando Craxi pose il problema, rimasto irrisolto. di Silvio Pergameno