Boschi, alla fine pure simpatizzi

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Categoria: Aghi di Pino

Pubblicato Venerdì, 15 Dicembre 2017 14:40

C'è chi si stupisce, a fronte di quel popo di cosucce strane e gravi sui fallimenti bancari in Italia, che il problema sia Maria Elena Boschi e le sue "preoccupazioni" per la banca “del babbo”.

La questione – ovvio – è di opportunità politica e la si poteva risolvere alla radice con un atto, se non altro, di paziente astuzia, in attesa di tempi migliori: con le dimissioni, non ora che non serve, perché inutili e probabilmente controproducenti, ma a tempo debito. Almeno due ghiotte occasioni si sono perse: una a caldo, alle prime notizie di “reato”; l'altra dopo la sconfitta al referendum, anche per rispettare le promesse fatte.

L'italiano medio(cre) – si sa - perdona tutto, tranne il successo. Ma dopo che sei finito nella polvere, può darti anche grosse e inaspettate soddisfazioni, come insegna Berlusconi per le volte in cui è ritornato in auge.

Invece, il Sottosegretario di Gentiloni ha scelto di non schiodarsi e ora paga il conto, fornendo per giunta un'arma elettorale formidabile ai grillini e ai dalemiani di Piero Grasso. La sua reazione di queste ore forse segna perlomeno un cambio di strategia comunicativa: non più il basso profilo e il silenzio mentre è in corso la bufera, ma il contrattacco agguerrito, in singolar tenzone televisiva.

Dalla Gruber non è andata male, ma nemmeno benissimo. Sappiamo che il leone da talk tv perde un po' il ruggito quando si confronta in diretta con le sue prede. Ne abbiamo avuto conferma ieri a Otto e mezzo su La 7; anche se le argomentazioni sugli attacchi ricevuti perché donna non hanno giovato all'arringa difensiva.

Tuttavia, dai e dai, tanto è l'accanimento e la strumentalizzazione oltre ogni ragionevole misura, sarà pure perché è Travaglio..., dopo tutto finisci in simpatia. Per la Boschi, s'intende.

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