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25/11/24 ore

EDITORIALI E COMMENTI

La minaccia dei minibot

I “minibot” – titoli pubblici di modesto importo - sono sicuramente una minaccia, anche se l’emissione ne sarebbe promessa (o meglio… minacciata), per l’effettuazione di un ambito limitato di pagamenti da parte dello Stato (almeno inizialmente..)… Anzi forse proprio per questo. Certo, la storia non si ripete, come diceva Benedetto Croce, perché ogni episodio ha premesse, svolgimento e conseguenze sue proprie, ma ciò non toglie che vicende che si possono definire simili o analoghe abbiano in pratica svolgimenti comuni o molto simili. di Silvio Pergameno

Le difficoltà del cosiddetto governo del cambiamento

La maggioranza di governo formatasi dopo le elezioni politiche dello scorso anno dimostra visibilmente che non ce la fa ad andare avanti, mentre, comunque, anche la prospettiva del “tornare alle urne” non sembra in grado di offrire un panorama politico nuovo, che possa assicurare governabilità. Ma le ragioni per le quali questa conclusione può essere considerata esatta non sembra siano state in qualche modo individuate. di Silvio Pergameno

Il voto del 26 maggio

È arrivato infine questo 26 maggio, un voto per le “europee” che per la prima volta si presenta con un interesse forse maggiore dell’elettorato, quale nelle precedenti consultazioni non c’era stato, interesse dovuto alla presenza di una corrente politica nuova, il recente neonazionalismo populista, ll cui slancio appare, tuttavia, oggi alquanto attenuato. di Silvio Pergameno

Il voto europeo tra patetiche schermaglie e assenza di strategie

Alla vigilia del voto europeo si deve rilevare come, ancora una volta, il dibattito politico non abbia fornito per nulla un contributo alla comprensione e all’analisi dei problemi. Per quel che riguarda l’Italia, poi, la campagna elettorale si è risolta nella continua schermaglia tra i leader dei partiti al governo, che ha concentrato l’attenzione dei media, avendo ben cura di occultare il dato essenziale e cioè la loro assoluta marginalità e ininfluenza. Che Salvini o Di Maio possano essere considerati i veri protagonisti della scena politica, può convincere solo chi si lascia ingannare dalle manipolazioni illusionistiche in atto da tempo per garantire la frammentazione del Paese, indispensabile per s-governarlo come è stato finora. di Luigo O. Rintallo

Verso il 26 maggio

Domenica 26 maggio si vota per le europee. Arrivano con il carico di problemi che tutti conosciamo, ma non si può disconoscere un fatto importante, frutto soprattutto della comparsa del sovranismo, e del sovranismo come fenomeno che va al di là dell’Italia e della stessa Europa e che attraversa l’Atlantico. E dello sconcerto cui ha dato origine. Il sovranismo infatti, come movimento politico che fonda la ragione della propria esistenza sulla rivendicazione della sovranità nazionale e proprio per il seguito ottenuto, ha finito con il rendere percepibile sul terreno più propriamente politico e quindi dello scontro politico - elettorale, la vera alternativa di fronte alla quale oggi ci troviamo tutti noi europei. di Silvio Pergameno

Caso Siri, governo tra subalternità e giustizialismo

Con la non-conferenza stampa, dove il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che intende revocare l’incarico di sottosegretario all’esponente della Lega Armando Siri, dopo che questi è stato raggiunto da un avviso di garanzia per un’indagine di corruzione, i cronisti politici si interrogano sulle sorti del governo. A ben vedere, però, l’intera questione può fungere da parametro per considerazioni che vanno al di là dello scontro polemico e che riguardano aspetti più generali della dialettica democratica. di Luigi O. Rintallo