Il 7 agosto 2013, dopo il successo di pubblico e di partecipazione del convegno “L’Arte del Vivere e del Morire”, per ricordare Maurizio Mottola, svoltosi nella antisala dei Baroni del Maschio Angioino il 13 maggio 2013, il Consiglio Comunale della città di Napoli con delibera n.126 ha recepito la richiesta scaturita dal convegno e, votando all’unanimità, ha istituito Sale Municipali di Commiato.
Esse garantiranno lo svolgimento di un rito funebre a tutte quelle persone che non si riconoscono nel funerale cattolico e che fino ad ora erano state costrette a raccogliersi in luoghi di fortuna come appartamenti privati, sale di obitori, e persino chiese sconsacrate ed anche a tutte quelle persone che sono appartenenti a confessioni religiose non presenti con propri templi sul territorio.
Il consigliere Salvatore Pace aveva presentato una proposta di delibera di Istituzione delle Sale di Commiato già dal luglio 2012 ma la sua proposta, almeno fino ad oggi, ha continuato a rimbalzare tra gli uffici in attesa di risposta. “E’ una conquista storica per la città di Napoli, prima città del Sud Italia – spiega Pace - che vede riconosciuto il diritto civile del defunto e dei suoi congiunti a celebrare il rito del funerale secondo il dettato della propria coscienza, in una struttura pubblica messa a disposizione del Comune di Napoli. Sono molto soddisfatto che la mia proposta sia stata accettata e votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Napoli”.
Una lunga trafila ha contraddistinto questa importante conquista dei diritti civili. “La proposta di erogazione di questo servizio, fatta il 12 luglio 2012– continua Pace - ha subito un iter lungo e tortuoso rimbalzando negli uffici da un parere all’altro. A seguito di un sollecito da me presentato in data 23 aprile 2013, il Ragioniere Generale del Comune, dott. Mossetti, ha espresso parere favorevole sulla regolarità e compatibilità contabile e, grazie alla spinta associativa avuta attraverso il Convegno del 13 maggio 2013, il Direttore Generale del Comune dott. Virtuoso ha espresso parere favorevole per la conformità giuridica ed amministrativa. E così finalmente oggi, dopo diversi consigli in cui la proposta era stata iscritta ma non discussa, si è ottenuta l’approvazione delle Sale di Commiato Municipali. Esse rappresentano un presidio di civiltà che sancisce la sensibilità di questa amministrazione a riconoscere la dignità delle persone di fronte alla morte e a trovare possibilità di espressione alle richieste pervenutoci dalla cittadinanza. Voglio ricordare infine che è stato anche approvato il regolamento che norma e disciplina le modalità di realizzazione delle sale di commiato municipali e che quindi esse da subito potranno essere operative sul territorio”.
Soddisfazione da parte dei movimenti associativi: Del Vento Club del Benessere Napoli, Associazione Amici di Quaderni Radicali, Istituto Internazionale Studi Patologici e Psicopatologici, Osho Miasto che avevano organizzato il Convegno “L’Arte del Vivere e del Morire in ricordo di Maurizio Mottola”.
Claudia Del Vento e Marcello Mottola, rispettivamente la moglie e il figlio dello psichiatra e psicoterapeuta napoletano a cui il convegno era dedicato, hanno dichiarato: “Il convegno è stata un’importante occasione per promuovere la cultura di accompagnamento alla morte, per il recupero dell’evento morte come momento intimo e personale. Promuovere questa cultura è rivendicare la libertà di scelta, acquisire il diritto civile di stabilire la scena della propria morte e la garanzia dello svolgimento di un rito a persone che non si riconoscono nella tradizione del funerale cattolico o che sono appartenenti a diverse confessioni religiose. Quando si riconosce un diritto si dona dignità”.
“Le sale di commiato, rese obbligatorie da una legge nazionale del 1990, sono operative già dal 1995 a Milano, Roma, Treviso, Padova. Almeno una in ogni regione del Nord. Nessuna però al Sud. Quelle esistenti dal Garigliano in giù sono tutte private. Agenzie che offrono i propri servizi a prezzi salati, o quantomeno non proprio alla portata di tutti. Adesso a Napoli le sale di commiato municipali sono un risultato importante, ottenuto grazie alla sinergia di intenti e di operatività tra organizzatori del convegno ed amministratori pubblici.
Un Luogo Sacro per Ognuno, appello lanciato a tutti i sindaci delle città italiane, rappresenta un presidio di civiltà per la città di Napoli, prima metropoli del Sud dove vengono riconosciuti i funerali laici pubblici, un successo dei diritti civili reso possibile anche grazie proprio al Convegno in ricordo di Maurizio Mottola. Un diritto civile inalienabile che ha trovato riconoscimento e possibilità di espressione”.
Claudia Del Vento
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