Vado a Miano, a vedere James Senese, a casa sua, 50 anni dopo la mia ultima visita del 1973. Percorro a piedi i tre chilometri della strada di campagna in discesa che dalla fermata “Frullone” della metropolitana 1, porta alle palazzine dello storico condominio Ice Snei, a poca distanza dal gigantesco murales dedicato a James.
La metropolitana 1 in quella zona diventa una ferrovia extra-urbana, a distanza ridottissima dal centro. Sulla strada tra i pochi palazzetti spuntano ancora strade di campagna verso antiche masserie, come nella famosa foto di copertina del primo album, storico, Napoli Centrale… di Raffaele Cascone
Il mio incontro con la musica degli Osanna avvenne durante i miei 12 anni, quando mi regalarono un disco che, una volta messo sul piatto, mi proiettò in una dimensione diversa e inattesa di quella che era la musica secondo la mia concezione e di quello che era stato il mio ascolto fino a quel momento. Musica e parole furono per me la spinta nella ricerca di quella stessa intensità passionale e intellettuale: grazie a quelle emozioni compresi il senso dell’agire sociale e dell’azione politica - comprendendo come ogni gesto, ogni pensiero sia già un agire politico… di Antonello Anzani
La “letteratura musicale” ungherese sta vivendo il momento migliore in questo inizio di stagione operistica. Dal romanzo al film e poi ancora, all’Eiffel Studio di Budapest, l’Opera Nazionale presenta l’ultima produzione di Péter Eötvös che é anche la prima da lui sua scritta in Ungherese e in assoluto la prima mai composta in quella lingua. Allo stesso tempo celebra l'ottantesimo compleanno del compositore di fama mondiale, nel gennaio prossimo 2024… di Vincenzo Basile Polgàr
Ho ricevuto il nuovo album - termine forse retrò, ma molto più adatto di altri - di un giovane autore: Domenico Quaceci, Ascendant il titolo. D’impatto noto la copertina: un richiamo alla mia memoria, suggestioni da Pink Floyd. Lo ascolto e mi ritrovo catapultato in un’atmosfera confortevole, ma non sempre confortante. La musica strumentale per solo pianoforte non è un genere che ascolto sovente, ma questo mi colpisce. Fra le note che si inseguono in melodie sempre limpide, anche nei momenti tormentati, riesco a cogliere frammenti di emozioni che si ricompongono durante l’ascolto… di Antonello Anzani
La casualità. A volte è l’unico modo per spiegarsi le cose, anche se lascia un fondo di insoddisfazione per una motivazione non esatta. La casualità è una scusa per non farsi delle domande. È quello che mi è accaduto un paio di mesi fa: sono andato ad ascoltare un musicista che volevo sentire dal vivo dopo molto tempo; un musicista che porto nel cuore perché, giovane chitarrista, inconsapevolmente regalò un momento di entusiasmo ad un quindicenne facendogli provare la sua chitarra… di Antonello Anzani
Jazz&Image, Parco del Celio, un sabato di luglio. Serata con il trio di Francesco Bruno che presenta il suo ultimo lavoro: Zàkynthos. Organizzazione Alexanderplatz. Lo spazio attrezzato e ben organizzato per accogliere il programma di Jazz&Image è suggestivo, stretto fra il Colosseo e la vista dei Fori come fondale del palco, il caldo afoso è mitigato da un po’ d’aria… di Antonello Anzani