Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

23/12/24 ore

Noa, al teatro Trianon Viviani diretto da Marisa Laurito. 'To Napoli with Love', un concerto di emozioni e passioni



di Claudia Pariotti

 

È partito sabato 2 aprile al Trianon Viviani il tour dell’artista israeliana Achinoam Nini, in arte Noa, accompagnata dal suo fedele chitarrista, Gil Dor, e dagli archi napoletani del Solis String Quartet (Gerardo Morrone, Vincenzo di Donna, Antonio di Francia e Luigi de Maio)

 

Il pubblico napoletano ha riempito la sala e nonostante il sold out, c’è chi ha atteso sperando di poter recuperare qualche biglietto all’ultimo minuto e non perdersi l’evento.

 

 Noa è entrata sul palco investita dal sincero affetto di tutti gli spettatori, visibilmente emozionata di essere lì con loro. Padrona assoluta della scena, ha cantato, suonato le percussioni e parlato con il pubblico con il suo tipico stile vivace e raffinato.

 

Ha iniziato cantando nella sua lingua madre, poi accompagnata solo da Gil, ci ha dato un assaggio delle loro Letters to Bach (disco prodotto da Quincy Jones nel 2019) in cui Gil ha adattato la musica del grande compositore tedesco e Noa ha scritto testi ispirati alle più controverse tematiche del nostro tempo (clima, ecologia, rapporto con la tecnologia, caos della vita…).

 

 

Un esperimento ultratemporale che permette di apprezzare oltre alla fantasia della costruzione dei testi (come il dialogo immaginario tra Elon Musk e Bach nel brano ‘Mars’) anche le stupefacenti abilità della sua voce.

 

Dopo un intermezzo in cui il palco è stato lasciato all’estro dei Solis String Quartet, che hanno letteralmente travolto il pubblico, Noa è ritornata anche lei felicemente entusiasta dell’esibizione dei suoi compagni e con un nuovo abito più candido e baldanzante con cui ci ha immersi nella musica napoletana, di cui è notoriamente stata magnifica interprete.

 


 

D’altronde la padrona di casa, la direttrice Marisa Laurito, ci ha tenuto a specificare che chi passa dal Trianon deve rendere omaggio alla musica napoletana (a cui per altro è dedicato il teatro)! E Noa lo ha fatto in maniera eccezionale, grazie alla potenza della sua voce in grado di accarezzare e giocare con tutte le tonalità vocali. A gran richiesta del pubblico, durante il bis ha poi infine commosso con la sua Beautiful that way

 

Dopo più di trent’anni di carriera, quest’artista continua ad essere un vulcano di idee, di personalità e d’emozione, ed il pubblico partenopeo lo sa e l’apprezza.

 

 

Grazie assaje! Grazie assaje!” è l’espressione che ha ripetuto più spesso durante la serata, ad ogni applauso che ha generosamente accompagnato la fine di ogni sua esibizione.

 

Il bellissimo appuntamento napoletano veniva presentato come: “… un mare di musica e di sogni, un mare di speranze e suggestioni, un concerto di forti emozioni che lascia spazio a tutte le passioni”. Così è stato.

 

 

 


Aggiungi commento