Che cos'è che, al pari dell'amore, può restituirci la vita dopo che parte della vita stessa ci è stata portata via? Giovanni Varisco ci risponde attraverso le sue mani, forti, coraggiose, che attraversano i tasti come per arrivare fino alla loro essenza, fin dove lo sguardo non può spingersi. E' la musica. di Regina Picozzi
Eminem avrà anche superato la boa dei quarant'anni, ma la sua penna è più affilata che mai. Le rime del rapper che ha portato la scena hip hop ad un altro livello, occupando stabilmente i piani alti delle classifiche americane degli ultimi 14 anni, sono un vero spettacolo anche per le orecchie di chi non è abituato al frenetico flusso di parole che dà vita ed energia alla musica rap. di Adil Mauro
Se si guarda allo stato attuale del rap italiano, viene difficile immaginare che le sue origini fossero tutt’altro che Fabri Fibra, Club Dogo e Marracash. O forse no. Forse il rap italiano odierno è la naturale evoluzione di un processo lungo che ha visto una cultura inizialmente di nicchia (e che aspirava a restare tale) inglobata in circuiti commerciali. di Massimiliana Urbano
Ieri a Rebibbia il cielo è entrato in una stanza. O, meglio, in un teatro, quello della Casa Circondariale più grande d'Europa. A portarlo al di là di muri e cancelli dell'istituto penitenziario è stata la musica di un concerto in bilico tra tradizione popolare romanesca, punk jazz e folk-country-blues, pensato per abbattere quelle infrangibili barriere carcerarie che allontanano i reclusi dal mondo, già sbrecciate dalla lavorazione del film "Cesare Deve Morire", girato proprio in quel Teatro. di Silvia Soligon e Andrea Spinelli Barrile
Loro si chiamano Lads Who Lunch. A molti il nome suonerà nuovo, ma in realtà questo quartetto formatosi alla periferia di Roma ha già ricevuto riconoscimenti in suolo italico (hanno vinto l'edizione 2009 di "Rock targato Italia") e ha varcato i confini nazionali per esibirsi anche sui palchi d'Oltralpe. Ora lanciano il loro primo album, “Talk”, avvalendosi di una prestigiosa collaborazione... di Silvia Soligon
Suadente e accattivante: sono questi i due aggettivi che meglio descrivono “The snow out of her apartment”, album che occupa gli scaffali dei negozi di dischi dallo scorso 23 ottobre firmato dai romani Divenere. Un nuovo nome nel panorama musicale italiano (fino ad oggi si erano fatti sentire solo in un lavoro autoprodotto datato 2008 e in un EP di qualche mese fa) che promette di portare freschezza in una musica troppo spesso caratterizzata da grida inneggianti a pene d'amore.