di Alessia Cina
Dal 7 Maggio fino all'1 Ottobre presso il MACRO (sede di via Nizza) di Roma è ospitata la mostra "Cross The Streets" promossa da Roma Capitale, ideata dalla casa editrice di arte contemporanea Drago in collaborazione con Nufactory e curata da Paulo von Vacano.
La mostra, che ospita anche una sezione dedicata alla street art romana, tenta di sottolineare l'universalità dell'urban art che, a partire dalla sua apparizione negli anni '70 nei sobborghi newyorkesi, si è diffusa rapidamente anche in Europa, divenendo il cuore della cultura hip-hop, assieme ad altre forme artistiche come il rap e il DJing.
La Street Art, tuttavia, non è una forma artistica estemporanea, ma richiede una preparazione tecnica molto accurata, come testimoniano i bozzetti preparatori esposti in una delle sale della mostra. Appena entrati si viene colpiti da un'istallazione realizzata dall'artista francese WK Interact, in cui il dinamismo dei soggetti è ottenuto attraverso la modifica di un disegno o una foto originale, mentre essi vengono fotocopiati.
Nella parete opposta un muro è messo a disposizione dei visitatori affinché essi si cimentino in prima persona nella realizzazione di un graffito o nella scrittura di una frase o anche solo una parola o uno sticker.
Proseguendo il cammino la sala successiva ospita opere di Stephard Fairey, in arte Obey Giant, i cui murales hanno decorato le città di tutto il mondo. Regna, tra le pià di trenta opere esposte dell'artista statunitense, la maxi-tela "Middle East Mural", per la prima volta esposta in Europa. Tra gli altri artisti in mostra spicca Invader, nome d'arte dell'artista francese che dal 1998 realizza piastrelle riproducenti personaggi ispirati al videogioco Space Invaders del 1978.
Le sue opere sono, oggi, sparse per le vie di tutto il mondo, in una sorta di caccia al tesoro ideata dallo stesso artista. A legare tra loro le opere della mostra vi è l'intento di porre in primo piano elementi cittadini che normalmente passano inosservati, come nel caso del lavoro "Worker's lockers" realizzato dall'artista berlinese Evol, che utilizza vecchi armadietti per rappresentare gli edifici delle periferie delle nostre città.
Molto importante, dunque, risulta essere il riutilizzo di materiali normalmente considerati di scarto, ma che nel panorama dello Street Art divengono protagonisti. Nella sezione dedicata alla Street Art romana, intitolata "Writing a Roma, 1979-2017", numerose opere sono state ideate ad hoc per la mostra, come il graffito di Napal realizzato direttamente sulle mura del museo.
Roma, come sottolineano molte locandine, è entrata a far parte della storia del Writing poiché in nessuna città del mondo - nemmeno New York - i tram e le metro circolano ricoperti di così tanti graffiti. Questa parte della mostra vanta anche fotografie e documenti che testimoniano le imprese compiute dai writers per accedere negli Yard, i depositi dei treni. A Lee Quiñones è dedicata l'ultima parte della mostra: composizioni fotografiche di Henry Chalfant immortalano una delle opere più celebri dell'artista portoricano: "Stop the Bomb", realizzata nel 1980 in occasione delle tensioni tra Usa e URSS.
Tra gli altri artisti in mostra: Mike Giant, Ozmo, Hyuro, Microbo, Mosa one, Lucamaleonte, Cope 2, Jeremy Fish, Swoon, Miss Van, Takamatsu, Agostino Iacurci, Stella Tasca, Pisa 73, Koralie, Will Barras, Nick Walker, Solomostry, No130, Galo, 2501. La mostra comprende inoltre l'ingresso gratuito alle proiezioni di Sky Arte Arena, che presenta in diverse serate fotogrammi dedicati alla Street Art.
"Cross the Streets"
la mostra sui 40 anni della Street Art
MACRO, MACRO Via Nizza
Orario:
Dal 7 maggio al 1° ottobre 2017
Da martedì a domenica ore 10.30-19.30
Chiuso lunedì
Biglietto di ingresso: intero: 10 euro - ridotto: 8 euro
Per i residenti nel territorio di Roma Capitale: intero: 9 euro - ridotto: 7 euro
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