Un operario di 56 anni, disabile, è stato picchiato qualche giorno fa da due adolescenti di 12 e 13 anni, che sono usciti improvvisamente da un’auto, l’hanno aggredito con forte violenza e buttato a terra, mentre il signore stava pulendo un portone.
L’uomo a causa di questa squallida e vigliacca bravata (anche se la definizione non è adatta a descrivere un’azione del genere), che pare sia stata anche filmata con un cellulare, si è fratturato il femore e ha dovuto subire un intervento chirurgico.
Una persona che si è presentata ai commentatori del web, ha scritto: " ... Sono io la madre delle bestie. E' giusto definirli bestie! sì, perché un genitore come me li educa e poi con gli amici si guastano la testa. Non ho parole per un gesto simile, ho il cuore a pezzi". La vittima, che oltretutto possiede un diploma di maestro di scuola elementare e che è stato a contatto quotidianamente con ragazzini per anni, dedicatosi al doposcuola, ha detto dal suo letto d’ospedale: " ... Non mi sento di perdonarli".
Una vicenda così ignobile mette in luce il degrado valoriale della nuova giovanissima generazione. Non sembra neanche possibile che dei quasi bambini arrivino al punto di divertirsi massacrando di botte una persona portatrice di handicap.
Ciò che ha scritto in rete la madre dei due piccoli teppisti evidenzia come non sempre il tipo di educazione che ricevono i minori da parte dei genitori sia legato con il loro comportamento, in particolare quando sono fuori casa.