“Salve, sono Matteo Renzi e da un’ora non mi faccio un Selfie”. Di questo passo, il Presidente del Consiglio finirà in un centro selfiesti anonimi, nel tentativo disperato di disintossicarsi. Pare infatti che la dipendenza da social network lo stia assalendo oltre misura.
Di lui si è decantato l’abile utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione per far politica: un Obama de noantri che twitta a manetta, financo durante le consultazioni con il Capo dello Stato mentre consegna e contratta la sua lista dei ministri.
Da allora, ne sono passati di twitt dentro la rete. Last but not least, quello della tarda serata di ieri, subito rimosso ma non in tempo utile per non lasciar traccia.
Ce lo immaginiamo, Renzi, non pago dell’ennesima giornata da protagonista del dibattito politico, fra Cernobbio e Bologna. Sarà stato un attimo (fuggente e incontinente): click e condividi, in spregio al senso del ridicolo. Risultato: una bella faccia da selfie. Chapeau!