Dalla metà di settembre per quanto riguarda i posti dedicati al sostegno, il rischio più che concreto, denunciano i sindacati, è che ci siano delle cattedre che saranno vuote e/o coperte da insegnanti senza specializzazione e forse anche addirittura privi dell’abilitazione.
Tutto ciò si ripercuote contro gli alunni con disabilità che si potrebbero trovare nella sconcertante e spiacevole situazione, di non avere l’insegnante di sostegno fisso, oppure saranno costretti a vedersi cambiare quello che li ha seguiti fino a quel momento, o ancora classi con insegnanti di ruolo, ma che non hanno il titolo per il sostegno.
Nella scuola dell’infanzia, alle elementari e alle medie, gli elenchi del sostegno si esauriranno in questa tornata di assunzioni e rimarranno sicuramente dei posti vuoti. Inoltre sono pochi i docenti che sono disponibili a occuparsi del sostegno.
Ad esempio nel caso delle superiori a Torino, a fronte di 407 cattedre disponibili, sono 484 docenti in graduatoria e molti di loro non sceglieranno il sostegno appunto, anche per via del fatto che esso e per almeno 5 anni vincolante.
Purtroppo ogni anno scolastico accade che il sostegno ai bambini e ai ragazzi con disabilità non sia garantito in modo adeguato e sufficiente a causa di varie motivazioni, quali: mancanza di posti, tagli sulla scuola, ecc. Motivi che comunque non possono legittimare in alcun modo questa situazione. In un paese a democrazia avanzata (come dovrebbe e potrebbe essere il nostro) è impensabile che possa accadere.