La settimana scorsa a Maserada sul Piave un autista dell’autobus che stava accompagnando a casa i bambini reduci dal loro ultimo giorno di scuola ha preso per il collo e a pugni un ragazzino di origine romena.
Un episodio di vera e propria follia quello che ha vissuto il 12enne (nato in Italia da genitori romeni) e i suoi compagni di scuola, durante il viaggio di ritorno sullo scuolabus. Gli scolari molto probabilmente avranno fatto parecchia confusione, con schiamazzi e qualche scherzo all’autista, visto e considerato che si trattava di ragazzini delle medie contenti di aver completato l’anno scolastico.
Ma l’autista non ha gradito tale 'baldoria' e ha avuto una reazione sprorzionata e molto violenta. L’uomo, infatti, ha improvvisamente frenato il mezzo, il 12 enne che era in piedi alle sue spalle gli è caduto addosso, e a quel punto l’uomo si è avvicinato al ragazzino tirandogli un pugno sulla schiena, per poi prenderlo subito per il collo e trascinarlo fuori dallo scuolabus, dove ormai fuori di senno ha alzato il cofano e avvicinato il volto del ragazzino al radiatore rovente, dicendogli: “Ti brucio la faccia romeno di m….”.
Subito dopo è rientrato sul mezzo minacciando e urlando contro i ragazzini già terribilmente scossi: "Il primo che parla o ammazzo”. A raccontare ai genitori la violenta aggressione è stata la stessa vittima, subito visitata e dimessa dai medici del pronto soccorso con una prognosi di 7 giorni. E l’autore della grave violenta aggressione è stato denunciato.
Un’aggressione inaudita e violenta come questa dovrebbe far riflettere sul fatto che nella società occidentale (cosiddetta aperta e tollerante) gli atti di violenza marcatamente razzista esistono eccome!